
Saab in un primo momento acquisterà da Bmw i motori per la nuova Saab 9-3, la prima auto del nuovo corso olandese, che dovrebbe arrivare nei concessionari verso la fine del 2012.
Saab in un primo momento acquisterà da Bmw i motori per la nuova Saab 9-3, la prima auto del nuovo corso olandese, che dovrebbe arrivare nei concessionari verso la fine del 2012.
La società francese di pneumatici, in particolare, ha fatto sapere che intende accelerare lo sviluppo dell’azienda attraverso un aumento progressivo degli investimenti annuali di gruppo, che dal 2011 in poi dovrebbero aggirarsi intorno agli 1,6 miliardi. Sempre attraverso un comunicato, inoltre, Michelin ha spiegato che l’operazione permetterà al gruppo di consolidare la sua notazione di credito e la sua capacità di accesso ai mercati di finanziamento, nonché di rafforzare la sua flessibilità finanziaria.
La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che il piano messo in atto dal colosso francese per il riassetto dei suoi ipermercati è piuttosto promettente, tuttavia non si può non tener conto dell’accanita concorrenza dei suoi rivali che secondo gli esperti gli daranno del filo da torcere.
Le voci di trattative in corso tra le due società erano state confermate nei giorni scorsi dalla controllata di Enel, tuttavia solo poche ore fa è arrivato l’annuncio della conclusione definitiva dell’accordo.
Il corrispettivo pattuito dalle due azienda ammonta a 3,7 miliardi in contanti, in particolare gli azionisti di Alberto Culvar riceveranno 37,50 dollari per azione, ossia un premio del 20% circa rispetto al prezzo di chiusura di venerdì scorso.
Tuttavia i Credit default swap oramai sono diventati un vero e proprio strumento di trading, che vengono scambiati sui mercati non regolamentati, quindi non soggetti a controlli, per questo non si può avere la misura esatta del loro volume.
A spingere le quotazioni del titolo sono state anche le nuove previsioni di Equita Sim, che ha alzato il target price sul titolo da 7,7 a 8,4 euro per azione, confermando il rating buy.
La conferma del buy era praticamente ovvia, dato l’annuncio della società bergamasca di investire per aumentare la propria capacità produttiva.
Si tratta di un’emissione, quotata presso la Borsa di Lussemburgo, destinata esclusivamente ai mercati internazionali e che non riguarderà il mercato retail italiano ma sarà accessibile esclusivamente agli investitori professionali e agli intermediari finanziari internazionali.
La decisione è arrivata direttamente dal Fomc, ossia il Federal Open Market Committee, il Comitato federale del mercato aperto, l’organismo della Fed incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli States.
Contestualmente all’annuncio dell’aumento del dividendo, la più grande società si software al mondo ha anche comunicato che il suo board ha autorizzato l’emissione di titoli di debito per un ammontare pari a 6 miliardi di dollari, un’operazione già annunciata nei giorni scorsi e destinata non solo a finanziare il pagamento dei dividendi ma anche a rafforzare la propria posizione economica al fine di riuscire a riacquistare gran parte delle sue azioni.