Investire in titoli di Stato a media scadenza

Investire in titoli di Stato a media scadenza, ossia di una durata pari a tre, cinque o sette anni, è una scelta senza dubbio più rischiosa rispetto a quella di chi sceglie di investire in titoli di Stato a breve scadenza.

Gli analisti sono infatti concordi nel ritenere che i titoli di Stato a media durata inglobano un rischio di perdita di capitale piuttosto elevato, soprattutto in considerazione dell’ampio differenziale di rendimento rispetto al Bund tedesco registrato nelle scorse settimane.

Nuovo limite acquisto titoli di Stato Bce

Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), che però non cita la fonte della notizia, la Bce avrebbe fissato un nuovo limite per gli acquisti di titoli di Stato sul mercato secondario da parte della stessa Banca centrale in forza del programma di sostegno del debito sovrano alla zona euro.

In base a quanto riportato dal quotidiano, in particolare, i vertici dell’istituto con sede a Francoforte si sarebbero riuniti nei giorni scorsi con i rappresentanti di Olanda, Lussemburgo e Austria per discutere un eventuale ampliamento dei limiti.

Giudizio analisti titolo Telecom Italia novembre 2011

Nei giorni scorsi Telecom Italia ha reso noti i risultati registrati nel corso dell’ultimo trimestre, che ricordiamo è stato archiviato con ricavi in crescita del 12,6% a 7,51 miliardi di euro e un utile netto in aumento del 32,7% a 807 milioni.

Contestualmente sono state rese note le previsioni per l’esercizio in corso, che dovrebbe chiudersi con un Ebitda a 12,2 miliardi di euro e un Ebit a 3,25 miliardi, nonché con una riduzione dell’indebitamento rispetto ai 29,9 miliardi registrati al 30 settembre 2011.

Obiettivi di prezzo sulla Sterlina dal 18 al 30 novembre 2011

La sterlina britannica sta vivendo una fase di difficoltà, complice il sentiment di mercato negativo che porta gli investitori a preferire quelle valute percepite come “meno rischiose”, dollaro americano e yen su tutte. Le forti vendite scattate questa settimana hanno orgine anche dal dato sull’inflazione ad ottobre, che è risultato in calo (+0,1% m/m, +5% a/a) rispetto ai valori di settembre (+0,3% m/m, +5,2% a/a) e in relazione alle attese degli analisti (+5,1% a/a).

Previsioni sul Dollaro dal 18 al 30 novembre 2011

Il dollaro americano resta la valuta più acquistata in questa fase del mercato, seconda soltanto allo yen giapponese. Il biglietto verde viene solitamente inquadrato dagli investitori come una sorta di bene rifugio (safe heaven) nei periodi di turbolenza.

Nonostante la perdita del giudizio di massima affidabilità creditizia avvenuta nel mese di agosto scorso ad opera di S&P e i numerosi problemi di natura strutturale, gli Stati Uniti restano uno dei paesi più affidabili secondo gli investitori mondiali se si considera che il flusso di denaro in entrata nel paese tende ad aumentare rispetto alle altre aree monetarie.

Dettagli aumento di capitale Emak

Dopo il via libera da parte della Consob alla pubblicazione del Prospetto Informativo, il Consiglio di Amministrazione di Emak, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nella produzione e commercializzazione di macchine per la manutenzione del verde, si è riunito per definire tutti i dettagli dell’aumento di capitale. Trattasi, nello specifico, di un’operazione autorizzata con apposita delibera dall’Assemblea straordinaria degli Azionisti il 20 settembre scorso, e poi annunciato dal CdA di Emak lo scorso 27 settembre del 2011.

Ebbene, l’operazione consta di un’offerta in opzione agli azionisti attraverso l’emissione di 136.281.335 azioni ordinarie Emak S.p.A. ad un prezzo unitario di 0,425 euro; l’offerta è nel rapporto di 5 azioni di nuova emissione, con godimento regolare, per ogni titolo Emak S.p.A. posseduto.

Previsioni sull’Oro per il 17 e 18 novembre 2011

L’oro aveva raggiunto nove sedute fa il livello più alto dal 22 settembre poco sopra 1800$ l’oncia. La resistenza psicologica ha finora frenato l’ascesa del prezioso metallo giallo, iniziata sul finire di settembre da area 1530$ l’oncia. Il trend rialzista di breve periodo sembra aver subito una decisa decelerazione, in concomitanza con l’aggravarsi delle tensioni nella zona euro, le aspettative di recessione in Europa e la nuova forza del dollaro americano, con il quale solitamente ha una correlazione inversa molto forte.

Aumento di capitale Pierrel

Un aumento di capitale avente un controvalore massimo nominale di 1,47 milioni di euro. E’ questa l’operazione in rampa di lancio per Pierrel S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore clinico e farmaceutico. In particolare, l’aumento di capitale partirà lunedì prossimo, 21 novembre del 2011, con i diritti che saranno negoziabili fino al 6 dicembre del 2011, ed esercitabili, pena la decadenza, entro e non oltre il 13 dicembre del 2011 incluso.

Dopodiché, così come previsto dal Codice Civile, gli eventuali diritti inoptati saranno riofferti in Borsa a Piazza Affari. Per quel che riguarda tutti i dettagli dell’operazione, dal prezzo di sottoscrizione all’eventuale sovrapprezzo azioni, e passando per il rapporto di esercizio dei diritti, questi saranno stabiliti in data odierna, giovedì 17 novembre del 2011, dal Consiglio di Amministrazione della società che a breve si riunirà.

Previsioni Euro/Dollaro, 17-18 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro prosegue nel suo trend negativo di breve periodo, che ha conosciuto una forte accelerazione a partire dall’inizio di questa settimana. Questa notte i prezzi hanno toccato un nuovo minimo da oltre un mese a 1.3421, dopo che sul finire della seduta di Wall Street era avvenuta una forte discesa da area 1.3550 a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’agenzia di rating Fitch che ha lanciato l’allarme sulle banche americane per la loro esposizione al rischio “Europa”. Tra l’altro la stessa Wall Street è passata velocemente dal segno più a un profondo rosso, proprio a causa delle bad performance delle banche, deteriorando notevolmente il sentiment di mercato.

Deposito titoli Poste Italiane

Per investire in titoli di Stato, azioni e obbligazioni occorre attivare un deposito titoli, ossia un conto mediante il quale verranno gestiti gli investimenti.

Oltre che presso la propria banca, che in genere attiva il deposito titoli direttamente sul conto corrente applicando costi aggiuntivi, il deposito titoli può essere attivato anche presso Poste Italiane. Anche in questo caso, tuttavia, occorre aprire o essere già titolari di un conto corrente Bancoposta o di un libretto postale.