Analisi Valute & Commodity del 16 novembre 2011

Euro/Dollaro: seduta molto volatile per il cambio euro/dollaro che stamattina è riuscito, come da previsioni, a rimbalzare dai minimi intraday di 1.3428 fino a sopra 1.3550; successivamente da questi livelli i prezzi hanno nuovamente innescato la retromarcia, scendendo fino a poco sopra 1.3450.

Il destino di brevissimo periodo del cambio sembra così legato all’andamento del sentiment di mercato, in particolare all’altalena degli spread dei titoli di stato europei.

Aumento di capitale Prelios smentito da Ad

L’amministratore delegato di Prelios, Paolo Bottelli, nel corso di un’intervista rilasciata a Milano Finanza ha spiegato che la società non ha in programma alcun aumento di capitale in quanto è convinta che le nuove linee guida rese note in occasione della pubblicazione dei dati relativi ai primi nove mesi dell’anno costituiscano un piano solido e sostenibile.

Nonostante la smentita arrivata da Bottelli, gli analisti di Intermonte ritengono ancora elevata l’ipotesi che il gruppo decida di ricorrere ad una ricapitalizzazione, soprattutto alla luce dell’avverso scenario macroeconomico, che tra le altre cose rende complicato anche individuare il reale valore di Prelios.

Rating Fondiaria-Sai rivisto da Standard & Poor’s

Il rating di Fondiaria-Sai, Gruppo assicurativo quotato in Borsa a Piazza Affari, scende da “BBB-” a “BB+” nella scala di valutazione da parte di Standard & Poor’s.

A darne notizia è stata proprio Fondiaria-Sai nell’aggiungere che la stessa decisione ha riguardato anche Milano Assicurazioni S.p.A., la società controllata più importante, e che la decisione, come ha fatto presente proprio l’Agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s, è strettamente legata al rosso di Bilancio dei primi nove mesi del 2011 del Gruppo assicurativo, ma anche ai conseguenti effetti che si sono venuti a generare sia sul margine di solvibilità, sia sulla patrimonializzazione complessiva.

Analisi Valute del 16 novembre 2011

EUR/USD: continua la discesa del cambio che, come avevamo previsto nell’ultima analisi, ha accelerato a seguito del breakout del supporto di 1.3510 scendendo fin sotto 1.3430.

Il target a 3 giorni resta compreso tra 1.3360 e 1.3350, ma nel breve periodo non è da escludere un rimbalzo tecnico in area 1.3480 – 1.35 considerando l’attuale fase di ipervenduto sul cambio.

Analisi Valute e Commodity del 15 novembre 2011

EUR/USD: prosegue il trend ribassista del cambio euro/dollaro in una giornata molto negativa per le borse europee.

I prezzi hanno raggiunto un minimo intraday a 1.3511, avvicinandosi al supporto di area 1.3480. Nel brevissimo periodo, se i prezzi riusciranno a mettersi alle spalle la micro-resistenza di area 1.3550-60, è probabile un ulteriore rimbalzo dai minimi di giornata fino a 1.3590 – 1.36, che costituisce una buona zona di vendita per riproporre dei deal ribassisti e da coprire con stop protettivi non eccessivamente ampi tra i 30 e i 50 pip.

Se, invece, dovesse avvenire un’accelerazione ribassista senza ulteriori rimbalzi tecnici, potrebbe essere interessante shortare sull’eventuale perdita di 1.3510 con primo target compreso tra 1.3480 e 1.3460.

Finmeccanica non distribuirà dividendi nel 2012

Alla luce dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2011, il Consiglio di amministrazione di Finmeccanica ha deciso di proporre all’assemblea di non distribuire alcun dividendo in relazione all’esercizio 2011.

Anche gli azionisti di Finmeccanica, quindi, come quelli di Unicredit, nel corso della prima parte del 2012 con ogni probabilità non riceveranno alcuna remunerazione.

Bilancio Elica primi nove mesi 2011

Si sono chiusi con un aumento dei ricavi e dell’Ebitda i primi nove mesi del 2011 per Elica S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle cappe da cucina. Il Consiglio di Amministrazione della società ha infatti esaminato ed approvato i dati al 30 settembre del 2011, caratterizzati da una crescita anno su anno del 5,4% del fatturato consolidato, a 281,7 milioni di euro, a fronte di un Ebitda cresciuto dell’1,1% a 20,4 milioni di euro rispetto ai 20,2 milioni di euro raggiunti nel periodo da gennaio al mese di settembre del 2010.

In lieve rialzo, da 8 a 8,2 milioni di euro, si è attestato anche l’Ebit mentre il risultato netto di pertinenza del Gruppo Elica è sceso da 3,9 a 2,9 milioni di euro. Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Elica S.p.A. per l’intero 2011, in accordo con un comunicato ufficiale rilasciato dalla società, si aspetta un fatturato annuo consolidato sul livello dei 375 milioni di euro a fronte di un Ebitda, calcolato sui ricavi, compreso tra il 7% ed il 7,5%.

Unicredit non distribuirà dividendi nel 2012

Gli azionisti di Unicredit nel corso della prima parte del 2012 non riceveranno alcun dividendo in relazione all’esercizio 2011.

La decisione di non distribuire alcun dividendo per l’esercizio in corso è contemplata nel piano industriale presentato ieri al termine della riunione del Consiglio di amministrazione, tuttavia Unicredit ha rassicurato i suoi azionisti spiegando che le decisioni prese sono destinate a rafforzare lo stato patrimoniale della banca e avranno tra i vari effetti un payout per i prossimi anni superiore a quello delle altre banche concorrenti.

Cambio euro dollaro 15 novembre 2011

Dopo il leggero rialzo registrato nei giorni scorsi, nel corso della seduta asiatica l’euro è tornato a perdere terreno nei confronti del dollaro e delle altre principali valute di riferimento.

Ad influire negativamente sull’andamento della divisa europea è stato soprattutto il calo registrato ieri dalle principali borse europee sulla scia del calo registrato dai principali titoli azionari delle banche del Vecchio Continente, nonché il forte aumento registrato sul fronte dei rendimenti dei titoli di Stato.

Rendimento e domanda Btp asta 14 novembre 2011

Si è tenuta oggi l’asta relativa alla quinta tranche di Btp con scadenza settembre 2016 (codice ISIN: IT0004761950), al termine della quale la Banca d’Italia ha comunicato che sono stati collocati titoli per un ammontare complessivo pari a 3 miliardi di euro a fronte di una richiesta pari a 4,41 miliardi di euro.

In altre parole, dunque, l’ammontare complessivo si è collocato nella parte alta della forchetta precedentemente indicata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e che, ricordiamo, era compresa tra 1,5 e 3 miliardi di euro.