Bilancio Intesa Sanpaolo gennaio settembre 2012

Intesa Sanpaolo ha archiviato i primi nove mesi dell’esercizio in corso con proventi operativi netti pari a 13,39 miliardi di euro, in crescita del 6,9% rispetto ai 12,52 miliardi dei primi nove mesi del 2011.

Il risultato della gestione operativa è passato a 6,77 miliardi dai 5,75 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno (+17,8%), con un cost/income in miglioramento al 49,4% dal 54,1% registrato al 30 settembre 2011.


L’istituto bancario guidato da Enrico Cucchiani ha archiviato il periodo compreso tra gennaio e settembre 2012 con un utile netto consolidato pari a 1,69 miliardi di euro, in diminuzione del 12,5% rispetto agli 1,93 miliardi dei primi nove mesi del 2011. Tuttavia, escludendo le principali componenti non ricorrenti, l’utile netto normalizzato risulta pari a 1,33 miliardi di euro, in sensibile calo dagli 1,66 miliardi dei primi nove mesi del precedente esercizio.

In merito allo stato patrimoniale, al 30 settembre 2012 i crediti verso la clientela sono risultati pari a 375 miliardi di euro, in flessione dello 0,5% rispetto al 31 dicembre 2011 e dell’1,7% rispetto al 30 settembre 2011. Il complesso dei crediti deteriorati ammonta a 27,27 miliardi di euro, in aumento del 20,1% rispetto ai 22,7 miliardi del 31 dicembre 2011, mentre i crediti in sofferenza sono risultati pari a 10,69 miliardi di euro rispetto ai 9 miliardi del 31 dicembre 2011, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,9% e un grado di copertura del 61%.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Core Tier 1 ratio è salito all’11,1% dal 10,1% di fine 2011, mentre il coefficiente EBA pro-forma è salito al 10,3% dal 10,1%.

Per quanto riguarda l’esercizio in corso, l’istituto bancario ha fatto sapere di prevedere una sostanziale stabilità della redditività operativa al netto delle componenti non ricorrenti del 2011.