Generali offerte non vincolanti per Bsi e asset USA

L’amministratore delegato di Generali, Mario Greco, questa mattina ha confermato le indiscrezioni di stampa circolate nel corso dele ultime ore, secondo cui la compagnia assicurativa avrebbe ricevuto delle offerte non vincolanti per Bsi e gli asset statunitensi, precisando però che le proposte pervenute non sono quelle riportate dai giornali.

Al riguardo, ricordiamo, i rumors avevano parlato di offerte non vincolanti per Bsi arrivate da Royal Bank of Canada, da Julius Baer, da Union Bancaire Privée, dal fondo Apax e da un investitore asiatico, nonché di offerte non vincolanti per Generali Usa Re dal fondo Berkshire Hathaway, da Ace Group, da Swiss Re, da Munich Re e da Hannover Re.


Greco si è detto né fiducioso né ottimista in merito a tali cessioni, limitandosi ad affermare che la procedura di vendita va avanti secondo i tempi e che entro la fine del primo trimestre verrano concluse tutte le attività.

Per quanto riguarda il valore degli asset oggetto della cessione, Bsi viene valutata circa 2 miliardi di dollari, mentre per Generali Usa Re si parla di una valutazione di un miliardo di dollari.

A Piazza Affari il titolo Generali sembra non beneficiare della conferma di offerte per gli asset oggetto della cessione, pertanto gli analisti ritengono ci sia spazio per qualche sorpresa positiva non appena ci saranno ulteirori novità al riguardo.

L’azione del gruppo assicurativo triestino non beneficia neanche della valutazione positiva arrivata questa mattina degli analisti di Morgan Stanley, che hanno comunicato di aver alzato il target price da 12 a 12,8 euro, confermando al contempo rating “underweight”.