Borse europee crollate contemporaneamente

Non è servito a nulla l’annuncio della BCE di voler iniziare a comprare titoli di stato italiani insieme a quelli di Spagna, Irlanda e Portogallo.

Nella prima parte della giornata Piazza Affari ha osservato una crescita interessante al punto da regalare una sferzata di ottimismo all’intera Europa finanziaria grazie al raggiungimento di un buon 4% e le stesse condizioni le ha registrate anche la borsa di Madrid fino a quando ha aperto in territorio negativo la borsa di New York.



Le borse asiatiche sono state negative per tutta la giornata soprattutto per i timori del declassamento del debito americano la cui maggioranza è detenuto proprio dalla Cina. Piazza Affari ha chiuso con -2,35%% per il FTSE MIB raggiungendo un valore di 15.639 punti, mentre l’All Share ha perso il 2,43%. A pesare sull’indice italiano sono stati i titoli legati al petrolio e all’industria. Il titolo Pirelli ha chiuso con un preoccupante -10,36% mentre sono andati molto male anche i titoli legati alla famiglia Agnelli.

A livello europeo si è registrato il medesimo tonfo avvenuto in Italia con il Dax di Francoforte che ha perso il 5,02% portandosi a 5.923,27 punti, il Cac40 di Parigi è sceso di 4,68% con 3.125,19 punti, mentre il Ftse 100 di Londra ha ceduto ben 3,39 punti percentuali. Gli USA hanno fatto sapere che Standard & Poor’s hanno fatto un errore di valutazione di 2000 miliardi di euro e che quindi il declassamento è totalmente ingiusto e azzardato. La società ha però ribattuto dicendo che l’errore c’è stato, ma non influenza sul giudizio che potrebbe scendere ulteriormente.