MC-Link debutta su Aim il 22 febbraio 2013

MC-Link, società con sede a Roma attiva nel settore delle telecomunicazioni, ha annunciato attraverso apposito comunicato stampa che debutterà sull’Aim di Borsa italiana il 22 febbraio prossimo.

Alla data di inizio delle negoziazioni la capitalizzazione sarà di 25 miliardi di euro, con un flottante pari al 10% del capitale. Nell’ambito di tale operazione la società sarà seguita da Integrae Sim in qualità di Nomad e di Global Coordinator.

Oro sui minimi da agosto 2012 su forte calo domanda

Le quotazioni dell’oro sono in costante ribasso ormai da qualche giorno. Oggi il metallo giallo è tornato sui livelli di agosto 2012 a 1.615 dollari l’oncia, trascinando al ribasso anche l’argento in area 30 dollari l’oncia. A generare forti vendite sul lingotto è stata la diffusione dei dati sulla domanda di oro nel 2012 da parte del World Gold Council. Lo scorso anno è avvenuto un calo del 3,9% a 4.405,5 tonnellate. Non accadeva da tre anni. Da inizio febbraio il valore dell’oro è sceso del 2,6%.

Apprezzamento dell’euro negativo per le borse europee

Tra i fattori che bisogna tenere in considerazione nel momento in cui si sceglie di investire sul mercato azionario sia italiano che degli altri Paesi del Vecchio Continente ci sarebbe anche l’andamento dell’euro rispetto alle altre valute di riferimento.

A rivelarlo è uno studio di Morgan Stanley, secondo cui un apprezzamento della moneta unica europea del 10% comporta una riduzione degli utili delle società quotate del 3% circa.

Dow Jones sfiora massimi storici del 2007

L’indice azionario americano Dow Jones ha chiuso la seduta di ieri con un progresso dello 0,52% a 13.954,42 punti. L’indice ha toccato un massimo intraday a 13.969,99 punti, ovvero il livello più alto da novembre 2007. Ormai il Dow Jones è a un passo dal raggiungimento di precedenti massimi storici di 14.198,10 punti, toccati a ottobre 2007 poco prima che scoppiasse la bolla dei mutui subprime e avvenisse il crollo dei mercati globali. A spingere al rialzo il listino americano sono stati ieri soprattutto i titoli petroliferi e farmaceutici.

Oro 2012 sarà peggior anno dal 2008

L’oro sta per archiviare un 2012 non particolarmente brillante, dopo che negli ultimi giorni è arrivata una vera e propria liquidazione di posizioni sul metallo giallo. La quotazione del lingotto è scesa fino a 1.635$ l’oncia da 1.700$ nel giro di tre giorni, per una performance negativa che sfiora il 4%. Il rally ultradecennale dell’oro non sembra essere più lo stesso, dopo il raggiungimento dei top assoluti a 1.921$ l’oncia nel settembre 2011. Il 2012 rischia di chiudersi con un rendimento di poco inferiore al 5%, anche se c’è la possibilità di una clamorosa chiusura negativa.

Oro quotazioni in crescita su aumento rischio politico in Italia

La crisi di governo dell’Italia, che ha portato alle dimissioni del premier Mario Monti, rischia di contagiare negativamente gli altri paesi europei maggiormente in difficoltà. In primis c’è la Spagna. Non a caso il ministro dell’Economia spagnola, Luis De Guindos, ha dichiarato di temere un contagio dal peggioramento del quadro politico italiano. Intanto, mentre Piazza Affari cola a picco e gli spread tornano a salire pericolosamente, torna sotto i riflettori l’oro. Il prezioso metallo giallo torna ad essere il bene rifugio preferito dagli investitori nei momenti di incertezza.

Oro quotazione torna sotto 1.700$ sui minimi di inizio novembre 2012

Stamattina la quotazione dell’oro è tornata sotto la soglia dei 1.700$ l’oncia, scendendo fino a toccare un minimo intraday a 1.695$ l’oncia. Si tratta del minimo più basso dallo scorso 7 novembre e forse anche il culmine di un movimento ribassista di breve periodo iniziato lo scorso 26 novembre da area 1.750$ l’oncia. La discesa dell’oro degli ultimi giorni ha, però, sorpreso molti analisti finanziari e trader, visto che il metallo giallo stava dando da qualche tempo forti segnali di ripresa.

Quotazione in Borsa Sea interrotta per scarsa adesione

Il disaccordo tra gli azionisti ha mandato a monte l’operazione di quotazione in Borsa di Sea, la società aeroportuale che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate.

Il fondo F2i, azionista con una quota del 29,75%, si è infatti da sempre opposto a tale operazione, lamentando soprattutto tempi e condizioni inadeguate, tanto da riuscire a costringere Sea a depositare un’integrazione del prospetto informativo per mettere al corrente i potenziali investitori di alcuni eventi negativi in grado di incidere sui conti dell’azienda stessa, come il consistente calo del traffico aereo e il ritardo nei pagamenti di alcune compagnie aeree.

Ubi Banca stime eps 2013 tagliate da Credit Suisse

Il titolo Ubi Banca resta ben impostato alla borsa di Milano. Dopo il forte rialzo di ieri del 7,55%, anche stamattina il titolo è in territorio positivo con un progresso dello 0,66% a 3,04 euro. Ieri l’istituto bancario ha raggiunto l’intesa con i sindacati per ridurre l’organico di 650 unità. Ciò porterà a un risparmio sul costo del lavoro a regime di 100 milioni di euro lordi annui. L’organico sarà ridotto con accesso al trattamento pensionistico o al fondo nazionale di sostegno al reddito.

Prezzo azioni Sea troppo caro se sopra i 3,2 euro

Il prezzo definitivo della azioni Sea verrà stabilito al termine del periodo di offerta pubblica, previsto per il 30 novembre prossimo. Per ora il prezzo indicativo delle azioni della seconda matricola del 2012 di Piazza Affari, così come previsto nel prospetto informativo dell’Ipo, è compreso tra 3,2 e 4,3 euro.

Ebbene, nel caso in cui il prezzo definitivo dovesse essere fissato oltre il prezzo più basso della forchetta, quindi sopra i 3,2 euro, Sea potrebbe rivelarsi il titolo aeroportuale più costoso d’Europa, secondo solo alla Gemina di Fiumicino e Ciampino.