Target price Unipol alzato da Equita

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Gli analisti di Equita hanno comunicato oggi di aver rivisto al rialzo il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie Unipol portandolo da 3,28 a 3,6 euro.

La decisione è stata presa a seguito del miglioramento delle stime per il biennio 2013-2014, circostanza che ha spinto gli stessi analisti a rivedere anche il target price sulle azioni privilegiate, da 3,15 a 3,25 euro. Su entrambe le categorie di azioni è stato ribadito rating “buy”.

Unipol bilancio e dividendo esercizio 2012

Nel corso della riunione tenuta ieri, il Consiglio di amministrazione di Unipol ha esaminato e approvato i risultati realizzati nel corso del 2012, archiviato con un utile netto di pertinenza del gruppo di 245 milioni di euro, rispetto alla perdita di 93 milioni registrata nell’esercizio precedente, con una raccolta premi totale di 6,7 miliardi di euro, quindi in flessione dello 0,9% rispetto al risultato del 2011.

Al 31 dicembre 2012 il margine di solvibilità, valore che ricordiamo indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative, è risultato pari a 2,1 volte i requisiti richiesti.

Unipol in calo per ipotesi rettifiche bilancio

A Piazza Affari il titolo Unipol nel corso della seduta odierna viaggia in controtendenza rispetto all’andamento dei principali indici azionari del listino, segnando nel primo pomeriggio una flessione di oltre sei punti percentuali a 1,327 euro sulla scia delle indiscrezioni di stampa secondo cui la Consob, dopo aver esaminato il bilancio della compagnia assicurativa relativo all’esercizio 2011, avrebbe riscontrato la mancata contabilizzazione di perdite riguardanti il portafoglio titoli strutturati per un ammontare compreso tra i 200 e i 300 milioni di euro.

Il calo registrato dal titolo deriva quindi dai potenziali impatti negativi che deriverebbero da tale circostanza qualora le indiscrezioni dovessero essere confermate in via ufficiale.

Risultati aumento di capitale Fondiaria Sai e Unipol 2012

Sono stati finalmente resi noti i risultati degli aumenti di capitale da 1,1 miliardi di euro ciascuno lanciati lo scorso luglio da Fondiaria Sai e Unipol, finalizzati alla fusione tra le due compagnie assicurative.

Più nel dettaglio, secondo i dati diffusi, per Fondiaria Sai risultano non sottoscritte il 21,57% delle nuove azioni ordinarie e il 78,74% delle azioni di risparmio di categoria B, mentre per Unipol risultano non sottoscritte il 20,34% delle azioni ordinarie e il 34,64% delle azioni privilegiate. L’ammontare che risulta scoperto, dunque, si è rivelato essere superiore rispetto a quello ipotizzato dalle indiscrezioni circolate nel corso degli ultimi giorni.

Aste inoptato Unipol e Fondiaria Sai a settembre

Anche la seconda data utile, quella del 27 agosto, indicata dagli analisti per il via alle aste dei diritti inoptati relativi agli aumenti di capitale lanciati lo scorso mese da Fondiaria Sai e Unipol non è quella giusta.

Il prossimo lunedì, infatti, le due compagnie assicurative decideranno insieme alle banche facenti parte del consorzio di garanzia quando far partire tali aste. Quel che appare certo, dunque, è che la data di inizio sarà indubbiamente a settembre, probabilmente a partire dal giorno 3 o dal giorno 10.

Semestrale Unipol gennaio giugno 2012

Durante la prima metà dell’esercizio in corso, Unipol ha registrato una flessione sia nel ramo danni che nel ramo vita: più nel dettaglio, nel comparto vita la flessione è stata del 20,4% a perimetro omogeneo e del 63% in totale, mentre nel comparto danni il calo è stato del 2,3%.

Nella nota mediante sono stati resi noti i dati realizzati nel corso del primo semestre, la compagnia afferma di aver “pagato”il perdurare della crisi economica, sottolineando però la sensibile ripresa della raccolta vita grazie alla conclusione di importanti trattative nel settore dei fondi pensione.

Fondiaria Sai e Unipol nei giorni dell’aumento di capitale

Nel giorno di partenza dei due aumenti di capitale finalizzati all’integrazione tra Unipol, Fondiaria Sai e le altre società della famiglia Ligresti, i titoli delle due compagnie assicurative sono stati immediatamente sospesi per eccesso di rialzo.

Per ridurre al minimo possibili speculazioni, le società interessate hanno deciso che i concambi di fusione già stabiliti verranno rivisti a settembre. Tuttavia gli esperti sono certi che questa decisione non sarà sufficiente a bloccare la nascita di movimenti anomali dei titoli e dei relativi diritti derivanti da un susseguirsi di vendite, acquisti, arbitraggi e scommesse.