Nuova obbligazione Banca IMI

Il 2 luglio 2013 sarà una giornata importate in borsa per il debutto dell’obbligazione in valuta emessa dalla Banca IMI sull’EuroMot. La banca ha deciso di tornare ad emettere in valuta dopo il periodo di crescita dell’euro e quindi un generalizzato e conseguente ribasso delle altre valute straniere.

Come investire sulle valute legate alle commodity nel 2013

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Vengono chiamate commodity currencies, ovvero valute legate all’andamento dei prezzi delle commodity. Dopo un boom ultradecennale, il trend rialzista delle materie prime si è bruscamente fermato, creando volatilità su numerose commodity come l’oro, il petrolio e il rame. Alcune valute sono molto influenzate dall’andamento di queste materie prime, in quanto appartenenti a paesi che costruiscono buona parte del loro successo economico sulle esportazioni di commodity. Le principali commodity currencies sono il dollaro australiano, il dollaro neozelandese, il dollaro canadese e la corona norvegese.

Dollaro australiano perde appeal sul forex

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La scorsa settimana è stata molto negativa per il dollaro australiano, che ha perso il 3% nei confronti del biglietto verde a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare i tassi di interesse al minimo storico del 2,75%. Il tasso di cambio Aud/Usd è passato da 1,03 fin sotto la parità, toccando il livello più basso da metà giugno 2012 a 0,9960. Soltanto le prese di beneficio sul finire della settimana hanno consentito all’Aussie di tornare sopra la parità, ma ora l’appeal del dollaro australiano sul forex è a rischio.

Dollaro australiano crolla dopo taglio tassi RBA

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Stanotte la Reserve Bank of Australia (la Banca Centrale australiana) ha deciso di tagliare i tassi di interesse al 2,75%, sorprendendo investitori e analisti finanziari. La RBA ha tagliato il costo del denaro di un quarto di punto, portando il riferimento sui minimi storici. La maggior parte degli analisti non si aspettavano il taglio dei tassi già nella riunione odierna, anche se ieri il governo australiano aveva tagliato le stime di crescita per l’anno in corso. Gleen Stevens, governatore della Banca Centrale australiana, ha sottolineato che l’economia resta molto debole.

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Come difendersi se torna la crisi dell’euro secondo Bnp Paribas IP

Le nuove tensioni sullo spread dei paesi periferici dell’area euro hanno di fatto messo sotto pressione anche la moneta unica, che sui mercati valutari è in grosse difficoltà soprattutto sul dollaro americano. L’euro è sceso fin sotto 1,30 dollari, un evento che non accadeva ormai dallo scorso dicembre. Ogni volta che si ripresentano le tensioni sulla zona euro, i fund manager provano a difendersi con portfolios anti-crisi che considerano la diversificazione in monete diverse dall’euro. Tuttavia, rispetto allo scorso anno le cose sono cambiate.

Come diversificare il proprio portafoglio in valute estere

Rispetto al passato, quando un investitore europeo poteva puntare tranquillamente a comporre il proprio portfolio finanziario in asset denominati in euro, la diversificazione valutaria è diventata un must. Fino all’estate scorsa la maggior parte dei money manager consigliava di restare nell’area euro, in quanto gli investimenti nell’area Ue erano considerati poco volatili. Da quando lo spread Btp-Bund ha sfondato 500 punti base, molte certezze sono crollate e per diversificare il rischio è diventato necesario anche valutare un basket di valute estere alternative all’euro.

Previsioni sul Dollaro Australiano 6 marzo 2012

Il dollaro australiano è in ribasso da qualche giorno, ma è soltanto ieri che è avvenuta una brusca accelerazione ribassista a seguito del taglio delle stime di crescita della Cina al 7,5% dal 9,2% per l’anno in corso. La Cina è un fondamentale partner commerciale per Sidney, che ora potrebbe avere una minore richiesta di materie prime da Pechino. Inoltre, stanotte la Reserve Bank of Australia (RBA) ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse al 4,25%, mentre il deficit commerciale è aumentato del 44% nell’ultimo trimestre del 2011.

Sterlina ed Euro ai minimi Storici

Ieri la Sterlina fa segnare un minimo storico contro il dollaro portandosi a quota 1,50( 1 Sterlina vale 1,50 dollari), questo calo è dovuto in grosso modo dal sondaggio effettuato da yougov secondo i quali il partito laburista sono a quota 35% e il partito conservatore al 37%.
Questa situazione potrebbe portare una mancanza di una chiara maggioranza che potrebbe ostacolare le azioni per ridurre il debito pubblico della Gran Bretagna.