
Il ritorno in Borsa di Chrysler, infatti, ha spiegato Marchionne, non dipende solo dalle condizioni di mercato ma anche da altri due importati fattori: l’esigenza del Veba (il fondo che si occupa dell’assistenza sanitaria dei pensionati Chrysler e che al momento detiene il 63,5% del capitale della casa automobilistica) di monetizzare il proprio investimento e le eventuali necessità di fondi della Chrysler stessa.