Tassazione fondi comuni di investimento

Dal primo luglio 2011 è entrata in vigore la nuova tassazione sui fondi comuni, in particolare in forza delle nuove norme introdotte dal governo la tassazione relativa ai guadagni e alle perdite non sarà più carico del fondo ma a carico del singolo investitore, che si troverà a dover affrontare questo onere in sede di liquidazione delle quote.

La tassazione dovuta da ciascun investitore verrà prelevata dalla Società di Gestione del Risparmio, la stessa che si occuperà anche di rilasciare una certificazione relativa alle eventuali minusvalenze, che potranno essere compensate per i successivi quattro anni con plusvalenze realizzate mediante altri strumenti finanziari detenuti dallo stesso soggetto nel medesimo o in altri dossier titoli.

Consigli per investire nei fondi comuni

Gli esperti sono concordi nel ritenere che per gli investitori che in questo momento di turbolenza dei mercati finanziari si chiedono cosa fare con i fondi comuni la riposta ai loro dubbi è semplicemente quella di tenere ben salde le quote in portafoglio e di non farsi assolutamente prendere dal panico.

Il motivo di questo orientamento risiede nella natura stessa dei fondi comuni, ovvero strumenti che consentono all’investitore di diversificare il portafoglio senza concentrare il rischio su uno o pochi titoli, nonchè di accedere a mercati chiusi a investitori non istituzionali.

Come investire nelle materie prime

Investire nelle materie prime rappresenta un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio di investimenti in quanto il loro valore dovrebbe essere indipendente rispetto all’andamento dei mercati azionari e obbligazionari, per cui riservare una parte del proprio budget ad investimenti di questo tipo significa porsi al riparo da eccessivi rischi.

I future sono tra gli strumenti più utilizzati per investire nelle materie prime, tuttavia gli esperti sono concordi nel ritenere che siano adatti soprattutto agli investitori finanziari e agli speculatori.

Fondi comuni Italiani i più cari

Una domanda che viene fatta spesso sul fronte dei fondi comuni, è la seguente,i fondi comuni Italiani sono i più cari, la risposta non è semplice da dare.

I Fondi italiani, come quelli di altri paesi continentali con sistema di distribuzione controllato dalle banche, tende ad avere fondi comuni piuttosto cari, a seguito di spese e commissioni fatte pagare dagli istituti di credito.

Il tasso totale delle spese è pari,in media, al 1,20% in Italia ed è stabile da ben 2 anni, e va dallo 0,59% dei fondi di liquidità ad un 2,27%dei fondi azionari.

I Fondi Comuni Migliori

Oggi vi ho già parlato di Fondi Comuni e Fondi comuni Azionari, oggi vi parlerò dei fondi su cui è meglio investire.

Un metodo per scegliere meglio i fondi su cui investire e quello di non affidarsi ai rendimenti passati, visto che non è detto che gli andamenti vadino sempre al rialzo e quindi non c’è una remota possibilità di guadagno se si guardano gli andamenti nel breve periodo.

I fondi azionari più sicuri delle azione

Tra la miriade di fondi comuni esistono anche i fondi azionari, cioè un fondo comune composto da azioni e non da obbligazioni, la domanda cruciale su questi fondi è la seguente, i fondi azionari sono più sicuri delle azioni.

La risposta è forse, siccome sono solo poche le combinazioni che consentono una sicurezza maggiore delle azioni, ma per la maggior parte di essi il rischio è molto elevato e tocca sfiorare picchi molto alti di rischi, quindi non c’è una garanzia vera e propria della loro sicurezza.