Future greggio in ribasso dopo risalita del dollaro

Le preoccupazioni relative la debito sovrano di alcuni paesi europei, tra cui l’Irlanda, sono tornate a pesare sulla moneta europea che continua ad essere sotto pressione, soprattutto dopo il risveglio dell’interesse nei confronti del dollaro che ha seguito la pubblicazione dei dati sull’occupazione statunitense.

La risalita del dollaro ha avuto tra i suoi effetti anche un ribasso dei future del greggio che hanno raggiunto livelli minimi degli ultimi 25 mesi, in quanto la ripresa del dollaro rende meno costose le materie prime per gli importatori che utilizzano altre valute.

Tasso di cambio

Elemento essenziale per il funzionamento del mercato del Forex è il tasso di cambio. Ma cosa è questo tasso di cambio e quanto vale?

Il tasso di cambio, in gergo forex rates, non è altro che il prezzo o quotazione, al quale vengono scambiate le coppie di valute. Il suo valore è di EUR /USD = 1,5655. Questo significa che il valore dell’euro (EUR) in relazione al dollaro (USD) è pari a 1,5655, il che significa che si acquista 1 euro pagandolo 1,5655 dollari.

Stop Loss Order

Lo Stop Loss Order non è altro che una tecnica molto particolare e allo stesso tempo molto produttiva, usata per operare nel mercato del Forex e del trading on line. La sua caratteristica è quella di riuscire ad operare in grande sicurezza, limitando al massimo le perdite. Ma come funziona questa tecnica e quali benefici può portare?

I benefici sono molto semplici e lampanti: si limita una possibile perdita, denominata in gergo tenico stop loss, stabilendo un parametro ben preciso di durata e di prezzo massimo o prezzo soglia, oltre al quale bisogna subito vendere; oppure acquistare (se si tratta di un market order).

Dollaro debole dopo decisione Fed

Dopo essere rimasto stabile in attesa della decisione della Federal Reserve in relazione alle misure da inserire all’interno del pacchetto di stimoli monetari, stamane il dollaro si mostra debole sia nei confronti dell’euro, raggiungendo i livelli minimi degli ultimi dieci mesi, che dello yen, in questo caso raggiungendo livelli vicinissimi ai minimi storici.

Ma del resto il calo del dollaro dopo l’ufficializzazione della decisione della Federal Reserve era più che atteso, così come pure è risultata conforme alle previsioni la decisione presa dalla banca centrale al termine della riunione di ieri.

Dollaro stabile in attesa decisione Fed

La posizione stabile del dollaro a detta degli analisti dovrebbe rimanere pressoché invariata almeno fino alle 19:15 di oggi, quando al termine della riunione della Federal Reserve verranno rese note le tanto attese decisioni inerenti al pacchetto di stimoli monetari.

Secondo Adrian Schmidt, strategist per i cambi per Lloyds Banking Group, nonostante l’incertezza in merito ai dettagli della decisione presa dalla Fed, alla fine l’allentamento quantitativo avrà come conseguenza rendimenti più bassi e quindi una flessione nel lungo periodo.

Dollaro recupera sullo yen, il Giappone promette di intervenire

Lieve recupero sulla piazza asiatica per il dollaro che riesce a recuperare terreno nei confronti dello yen raggiungendo la soglia degli 80 dopo essere calato a 79,75.

Nonostante il leggero recupero il governo giapponese si è detto insoddisfatto dell’andamento del mercato dei cambi e per questo ha fatto sapere di essere pronto ad intervenire nuovamente mediante apposite misure volte a fermare l’apprezzamento della valuta nipponica. Il ministro delle finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha infatti ancora una volta ribadito che il Giappone è pronto ad intervenire sul mercato valutario qualora ciò fosse assolutamente necessario.

L’apprezzamento dello yuan aiuta l’euro

La moneta cinese è al centro della guerra valutaria, tuttavia è assolutamente certo che a breve vedremo un ulteriore repentino rialzo dello yuan nei confronti del dollaro. A farlo pensare sono soprattutto le due misure varate dalla Cina: da un lato il rialzo dello 0,25% dei tassi di interesse (che ha riportato al 2,5% quello sui depositi e al 5,56% quello interbancario) e dall’altro l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 65 anni da parte del governo cinese.

Questo, dunque, dovrebbe andare a determinare un nuovo apprezzamento del cambio dollaro-yuan. Ma quanto incide sull’euro la lotta tra dollaro e yuan?

Euro in flessione sul dollaro, forte sul franco svizzero

Dopo l’allungo di ieri sostenuto dalle revisioni al rialzo del Pil da parte del governo tedesco, l’euro stamane torna a perdere terreno nei confronti del dollaro, mantenendo però ancora un buon livello nel cambio con il franco svizzero. Nessuna variazione di rilievo si registra nel cambio con la sterlina, anche se gli analisti sono certi che le cattive notizie relative alla situazione economica del Regno Unito entro breve inizieranno ad avere ripercussioni negative sul mercato valutario.

Nel frattempo gli occhi sono tutti puntati sul G20 in Corea del Sud che avrà come tema centrale proprio quello delle politiche valutarie. Inutile dire che l’andamento del mercato sarà notevolmente influenzato dal vertice, il timore degli esperti è che si avranno delle conseguenza negative nel caso in cui i rappresentati dei vari paesi non riusciranno ad arrivare ad un accordo che consenta di adottare un orientamento comune in merito alla gestione del mercato e alla politica dei cambi.

Euro in salita dopo aumento stime Pil Germania

L’euro segna un balzo in avanti dopo la diffusione delle nuove stime del Governo tedesco sulla crescita del Pil per il 2010. Poco dopo le undici il cambio euro dollaro è a 1,4022, il cambio euro sterlina a 0,8874 e il cambio euro yen a 113,57.

Dopo il calo registrato ieri, il dollaro stamane ha manifestato un leggero recupero favorito dalle ricoperture e dalle dichiarazioni di Timothy Geithner, segretario al Tesoro Usa, che ha parlato di un sostanziale allineamento delle principali valute.

Dollaro in calo dopo il rialzo causato dalla Cina

Dopo essere salito oltre l’1,6% nel corso della giornata di ieri, oggi il dollaro cede lo 0,56%. La repentina salita registrata nella giornata di ieri è stata principalmente ricondotta alla decisione della Cina di alzare i tassi di interesse a circa tre anni di distanza dall’ultimo rialzo.

Il biglietto verde, dunque, oggi perde parte dei guadagni di ieri, anche se gli esperti sostengono che a breve il dollaro segnerà un nuovo rialzo, pur evidenziando che il recupero avrà vita breve a causa delle misure di “quantitative easing” che dovrebbero essere varate entro breve dalla Federal Reserve.