Dollaro recupera sullo yen, il Giappone promette di intervenire

Lieve recupero sulla piazza asiatica per il dollaro che riesce a recuperare terreno nei confronti dello yen raggiungendo la soglia degli 80 dopo essere calato a 79,75.

Nonostante il leggero recupero il governo giapponese si è detto insoddisfatto dell’andamento del mercato dei cambi e per questo ha fatto sapere di essere pronto ad intervenire nuovamente mediante apposite misure volte a fermare l’apprezzamento della valuta nipponica. Il ministro delle finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha infatti ancora una volta ribadito che il Giappone è pronto ad intervenire sul mercato valutario qualora ciò fosse assolutamente necessario.

L’apprezzamento dello yuan aiuta l’euro

La moneta cinese è al centro della guerra valutaria, tuttavia è assolutamente certo che a breve vedremo un ulteriore repentino rialzo dello yuan nei confronti del dollaro. A farlo pensare sono soprattutto le due misure varate dalla Cina: da un lato il rialzo dello 0,25% dei tassi di interesse (che ha riportato al 2,5% quello sui depositi e al 5,56% quello interbancario) e dall’altro l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 65 anni da parte del governo cinese.

Questo, dunque, dovrebbe andare a determinare un nuovo apprezzamento del cambio dollaro-yuan. Ma quanto incide sull’euro la lotta tra dollaro e yuan?

Euro in flessione sul dollaro, forte sul franco svizzero

Dopo l’allungo di ieri sostenuto dalle revisioni al rialzo del Pil da parte del governo tedesco, l’euro stamane torna a perdere terreno nei confronti del dollaro, mantenendo però ancora un buon livello nel cambio con il franco svizzero. Nessuna variazione di rilievo si registra nel cambio con la sterlina, anche se gli analisti sono certi che le cattive notizie relative alla situazione economica del Regno Unito entro breve inizieranno ad avere ripercussioni negative sul mercato valutario.

Nel frattempo gli occhi sono tutti puntati sul G20 in Corea del Sud che avrà come tema centrale proprio quello delle politiche valutarie. Inutile dire che l’andamento del mercato sarà notevolmente influenzato dal vertice, il timore degli esperti è che si avranno delle conseguenza negative nel caso in cui i rappresentati dei vari paesi non riusciranno ad arrivare ad un accordo che consenta di adottare un orientamento comune in merito alla gestione del mercato e alla politica dei cambi.