Trading intraday Euro/Dollaro 12 giugno 2012

Ieri i mercati finanziari avevano inizialmente accolto bene la notizia della richiesta di aiuti che la Spagna provvederà ad effettuare nella prossima riunione di Ecofin ed Eurogruppo, in programma il 21 e 22 giugno in Lussemburgo. L’obiettivo è mirato e specifico: non un appoggio allo stato, bensì alle banche. Tuttavia, l’iniziale euforia per l’accordo è svanita velocemente già nel corso della mattinata facendo nuovamente spazio alle vendite. Lo spread spagnolo è tornato prepotentemente sopra 500, l’euro è crollato e la speculazione ha cominciato a prendere di mira l’Italia.

Previsioni cambio Euro/Dollaro 7 giugno 2012

La BCE ha confermato ieri i tassi di interesse all’1% e a questo punto nella prossima riunione di luglio dovrebbe concretizzarsi l’atteso taglio dei tassi di 25 punti base allo 0,75%, mentre entro settembre il mercato si aspetta un’ulteriore riduzione di un quarto di punto. Mario Draghi, governatore della BCE, ha dichiarato che non sono in programma nuove aste di rifinanziamento a lungo termine (LTRO), ma alle banche sarà fornita liquidità illimitata. I mercati hanno reagito molto bene: le borse europee hanno chiuso in forte rialzo, come anche Wall Street, acquisti sull’euro, spread sovrani in calo.

Analisi tecnica cambio Euro/Dollaro 1° giugno 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro ha archiviato un mese di maggio davvero molto difficile, che ha portato le quotazioni dai top di area 1,3280 ai bottom di 1,2323. Complessivamente la performance del cambio è stata negativa per il 7,8%. Le cose per l’euro sono andate molto peggio contro lo yen giapponese, che è stata la valuta più acquistata negli ultimi trenta giorni. Il cambio euro/yen ha perso complessivamente il 10%. La debolezza della moneta unica europea è stata frutto dell’incertezza sulla permanenza o meno della Grecia nell’unione e della crisi bancaria spagnola.

Quali valute comprare e quali vendere a giugno 2012

Maggio è ormai agli sgoccioli e ora ci si chiede su quali valute puntare nel mese di giugno alla luce degli attuali scenari macroeconomici. L’euro ha vissuto un mese molto difficile, a causa della grave crisi in Grecia e Spagna. Il paese ellenico potrebbe uscire dall’unione monetaria nei prossimi mesi, mentre Madrid è alle prese con una grave crisi del settore bancario. La terza banca del paese, Bankia, è stata nazionalizzata e ora la stessa cosa potrebbe accadere per altri istituti in difficoltà.

Prospettive Euro secondo semestre 2012

La moneta unica europea si appresta a vivere probabilmente l’anno più difficile dai tempi dell’introduzione, in quanto la stessa sopravvivenza dell’unione monetaria viene attualmente messa in discussione. Molti fondi di investimento americani, fondi pensione e fondi sovrani stanno ritirando i loro capitali dalla zona euro, mantenendo posizioni soltanto sui titoli con elevata affidabilità (come quelli tedeschi, finlandesi e olandesi). Nel Regno Unito sono molto pessimisti sulle capacità dell’euro di sopravvivere ancora a lungo, mentre negli Stati Uniti c’è grande preoccupazione per il possibile effetto-contagio.

Previsioni cambio Euro/Dollaro 23 maggio 2012

Ieri è stata una seduta molto positiva per le piazze finanziarie europee, in particolare per la borsa di Milano che ha guadagnato il 3,41%. Giù anche gli spread sovrani, nonostante l’asta dei titoli spagnoli a 3 e 6 mesi abbia evidenziato ancora una salita dei rendimenti. Tuttavia, a Wall Street – innervosita dai timori sull’esposizione di JP Morgan sui derivati e dal continuo crollo delle azioni di Facebook – le cose si sono messe male nel finale di seduta e c’è stata una chiusura negativa. A quel punto c’è stata una reazione sui mercati valutari, dove si è assistito a un nuovo crollo dell’euro.

Previsioni Euro/Dollaro 21 maggio 2012

Il governatore della BCE, Mario Draghi, ha smentito l’ipotesi di un’uscita della Grecia dall’euro, dichiarando che nessuno vuole l’abbandono della moneta unica da parte di Atene. Tuttavia, negli ultimi giorni le dichiarazioni di numerosi policy makers continentali davano la sensazione che la strada per il paese ellenico fosse ormai segnata, cioè fuori dall’Europa. Basta riguardare ciò che hanno detto Manuel Barroso, Wolfgang Schauble e Karel De Gucht. Si è parlato addirittura dello studio di un piano d’emergenza per far uscire la Grecia dall’euro in modo ordinato.

Previsioni Euro/Dollaro 17 maggio 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro resta inserito all’interno di un trend ribassista molto solido che, nel giro di qualche giorno (e con tutta probabilità entro fine mese), dovrebbe portare le quotazioni a raggiungere i minimi toccati lo scorso 13 gennaio a 1,2623. Attualmente siamo in una potenziale fase di correzione tecnica, necessaria tra l’altro per smaltire l’eccessivo ipervenduto accumulatosi nelle prime due settimane di maggio. Da inizio mese, infatti, il cambio euro/dollaro è in continuo declino senza aver quasi mai effettuato un fisiologico pullback.

Su quali valute puntare nel secondo semestre 2012

Fare previsioni sul mercato internazionale delle valute è sicuramente un compito arduo, anche per i professionisti della finanza con grande esperienza alle spalle. Infatti, oggi i mercati finanziari hanno una dimensione monstre e soltanto il Forex mostra un turnover giornaliero da 4mila miliardi di dollari. Inoltre, esiste una forte correlazione tra i vari asset e le variabili in gioco, sia tecniche che macroeconomiche, sono numerose. Il ritorno delle turbolenze finanziarie legate alla crisi del debito europeo portano gli investitori a fare nuove valutazioni, in vista dell’inizio del secondo semestre dell’anno tra un mese e mezzo circa.

Previsioni Euro/Dollaro 15 maggio 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro sta mostrando da diversi giorni un trend ribassista molto robusto, che ha subito una brusca accelerazione a seguito della perdita decisa del supporto di 1,30. A pesare sull’andamento del cambio, che da solo attira ogni giorno volumi per circa mille miliardi di dollari, è senza dubbio il caos politico in Grecia che rischia di compromettere la permanenza di Atene all’interno dell’euro. I partiti politici anti-euro stanno riscuotendo sempre più successo, anche se non va escluso un accordo in extremis per formare un governo tecnico.