Grecia rating alzato a B- da Standard & Poor’s

Il piano di buyback sul debito da parte della Grecia è piaciuto all’agenzia di rating Standard & Poor’s, che ha deciso di migliorare il giudizio sul merito di credito di Atene. S&P ha alzato il rating sovrano della Grecia a B- dalla precedente valutazione di SD, ovvero selected default. Gli analisti dell’agenzia internazionale hanno affermato che la motivazione principale alla base dell’upgrade è da ricercare nella determinazione con cui i paesi membri dell’Ue-17 stanno cercando di preservare la presenza di Atene nell’euro. La reazione sul forex è stata ancora molto positiva da parte dell’euro.

Gran Bretagna rischio perdita rating AAA di Fitch

Dopo la Francia, che perse il giudizio di massima affidabilità creditizia lo scorso gennaio per mano di Standard & Poor’s, anche la Gran Bretagna potrebbe perdere il rating AAA ma a partire dal prossimo anno. In realtà, la Francia è stata bocciata anche da Moody’s sul finire del mese scorso, mentre per il Regno Unito si profila un downgrade a partire dal 2013. A tagliare il rating sovrano di Londra potrebbe essere Fitch, che di recente ha lanciato alcuni avvertimenti al governo britannico.

Grecia bocciata da Standard & Poor’s a default parziale

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di tagliare il giudizio sul merito della Grecia di lungo periodo a “SD” (selected default), ovvero default parziale, dalla precedente valutazione di “CCC”. Il nuovo giudizio è appena un gradino sopra il livello “D”, ovvero default totale. Il rating “SD” indica che è in corso un default selettivo, ovvero sono venute meno le garanzie su determinate obbligazioni ma non su tutte. Insomma, ci troviamo sempre dinanzi a un paese in bancarotta, ma il default è limitato a determinati titoli e non si protrae nel tempo.

Rating Fondiaria-Sai rivisto da Standard & Poor’s

Il rating di Fondiaria-Sai, Gruppo assicurativo quotato in Borsa a Piazza Affari, scende da “BBB-” a “BB+” nella scala di valutazione da parte di Standard & Poor’s.

A darne notizia è stata proprio Fondiaria-Sai nell’aggiungere che la stessa decisione ha riguardato anche Milano Assicurazioni S.p.A., la società controllata più importante, e che la decisione, come ha fatto presente proprio l’Agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s, è strettamente legata al rosso di Bilancio dei primi nove mesi del 2011 del Gruppo assicurativo, ma anche ai conseguenti effetti che si sono venuti a generare sia sul margine di solvibilità, sia sulla patrimonializzazione complessiva.

Scala rating Fitch

I rating espressi da Fitch e dalle altre principali agenzie di rating hanno come scopo quello di fornire agli investitori delle indicazioni riguardanti lo stato di salute dello Stato, dell’ente o della società che emette obbligazioni e sulla sua capacità di restituire la somma investita e gli interessi maturati alla scadenza del prestito.

Ciascuna agenzia ha una scala i cui sono riportati i singoli giudizi, che pur avendo dei nomi diversi risultano essere equivalenti rispetto a quelli contenuti nelle scale delle altre agenzie.

Downgrade rating Fitch su MPS e UBI Banca

Il declassamento del rating sul debito dell’Italia, da parte dell’Agenzia internazionale Fitch, ha innescato i downgrade anche su molte grandi banche italiane quotate in Borsa a Piazza Affari. E’ il caso del Gruppo bancario MPS, Monte dei Paschi di Siena, visto che il rating a lungo termine è stato abbassato a “BBB+” rispetto al precedente rating pari ad “A-“.

A fronte di tale downgrade, l'outlook di Fitch sul Gruppo bancario MPS, Monte dei Paschi di Siena, è "negativo", mentre sono stati confermati, rispettivamente a "B/C" ed "F2", il rating individuale ed il rating a breve termine del Gruppo bancario senese.

Rating Intesa Sanpaolo abbassato da Fitch

Dopo aver ridotto, il 7 ottobre scorso, il rating sul debito sovrano dell’Italia, l’Agenzia Fitch ha abbassato il rating anche su numerose grandi banche italiane. Tra queste c’è anche Intesa Sanpaolo, il cui rating, da parte dell’Agenzia internazionale, è stato abbassato da “AA-” ad “A” per quel che riguarda il debito a lungo termine; inoltre, a fronte di un outlook negativo, Fitch su Intesa Sanpaolo, da “F1+” ad “F1”, ha altresì tagliato il rating sul debito a breve termine.

Lo stesso taglio del rating, oltre che sulla Capogruppo, è stato annunciato da Fitch anche su Banca IMI sempre con outlook negativo, e sempre in considerazione del fatto che il 7 ottobre scorso il rating sul debito sovrano dell’Italia è stato rivisto al ribasso.

Scala rating Moody’s

I rating formulati dalle tre agenzie più importanti al mondo (Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch) hanno come scopo quello di fornire delle indicazioni agli investitori che intendono puntare sulle obbligazioni. Si tratta infatti di giudizi che vengono emessi nei confronti di Stati, imprese e istituzioni pubbliche che emettono obbligazioni e che indicano il grado di capacità di questi di far fronte al rimborso del capitale investito e al pagamento degli interessi maturati.

Ciascuna di queste tre agenzie ha una propria scala di rating, anche se in realtà i singoli gradi di giudizio pur essendo indicati con diciture diverse si equivalgono tra loro.

Rating Italia tagliato da Standard and Poor’s

Tanto tuonò sul nostro Paese che piovve. ll mercato si aspettava e temeva un downgrade da parte di Moody’s, ed invece nella notte, a sorpresa, è stata l’Agenzia Standard and Poor’s ad abbassare il rating sul debito dell’Italia.

In particolare, Standard and Poor’s ha tagliato il rating sul nostro debito da “A+” ad “A” in base a ragioni che sono tutto tranne che sconosciute alla comunità finanziaria. Nel dettaglio, la decisione di S&P riflette la nostra crescita economica molto bassa, l’elevato livello del debito pubblico e, soprattutto, la fragilità a livello politico che chiaramente pesa sulla risoluzione dei problemi che affliggono il nostro Paese.

Moody’s rating Italia ancora sotto esame

Nelle scorse settimane Moody’s ha messo il rating dell’Italia sotto osservazione per un possibile downgrade. Il mercato venerdì scorso s’attendeva in merito una decisione, ma l’agenzia di rating s’è presa qualche altra settimana di tempo per tagliare o meno il rating sul debito del nostro Paese.

La notizia in data odierna, lunedì 19 settembre del 2011, non è stata presa bene dai mercati azionari, che hanno inaugurato l’ottava in netto calo a causa proprio del persistere dell’incertezza legata alla revisione o meno del rating sul debito del nostro Paese. Di riflesso, stamattina s’è svegliato di cattivo umore anche il nostro Btp decennale, che rispetto al Bund mostra attualmente un differenziale che è nuovamente salito in area 380 punti.