Euro sopra 1,30 dollari in attesa tassi Bce

Oggi è la giornata della Bce, che comunicherà ai mercati le proprie decisioni di politica monetaria. Gli investitori scontano una conferma dei tassi di interesse allo 0,75%, che resta pur sempre il minimo più basso dall’introduzione dell’euro. Tuttavia, c’è che si aspetta un’apertura da parte di Mario Draghi a un possibile taglio dei tassi nei prossimi mesi considerando che l’economia dell’area euro resta in recessione, tra l’altro particolarmente accentuata nei paesi periferici come Italia e Spagna. Sul forex l’euro prova a mantenere i supporti di breve periodo.

Oro a 1.350$ nei prossimi 5 anni secondo Société Générale

Secondo quanto emerge da uno studio degli specialisti di Société Générale, l’oro è destinato a svalutarsi in una prospettiva caratterizzata da un graduale aumento dei tassi reali americani. Gli esperti dell’investment bank transalpina si sono chiesti quale impatto potrebbe avere sull’oro l’eventuale aumento dei tassi di interesse e sono giunti alla conclusione che il metallo giallo sia destinato a perdere valore nei prossimi anni. SocGen stima un rialzo del rendimento dei T-Bond a 10 anni fino al 2,75% entro fine anno e ciò avrà un impatto negativo sull’oro.

Domanda e rendimento BTP asta 27 febbraio 2013

Poco fa sono stati diffusi i risultati relativi all’asta dei titoli di stato italiani a 5 e 10 anni. Il contesto in cui è avvenuta l’emissione obbligazionaria del Tesoro italiano non è chiaramente la più favorevole, considerando che lo shock post-elezioni ha generato forti vendite sul sistema-Italia, dalle azioni ai bond pubblici. Negli ultimi due giorni tutta la curva dei tassi italiana ha riscontrato un deciso incremento dei rendimenti e anche oggi c’è stata una conferma con l’asta dei Btp.

Spread Btp-Bund supera 350 punti dopo risultato elettorale

Da questa mattina i titoli di stato italiani sono stati liquidati a mani basse dai grandi investitori, che negli ultimi mesi avevano invece dato molta fiducia all’Italia grazie all’implementazione di un disciplinato programma di austerità e di consoidamento fiscale che aveva consentito al paese di riacquistare la credibilità su base internazionale persa tra fine 2011 e metà 2012. Se a fine luglio scorso lo spread era a 530, a gennaio era sceso addirittura sotto 250 punti. Stamattina, però, c’è stata una battuta d’arresto pericolosa, a causa del deludente risultato elettorale.

Allianz punta sui titoli di stato italiani

Tra tre giorni l’Italia andrà al voto per scegliere il nuovo governo, dopo l’esperienza dell’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti che aveva preso il posto del dimissionario Silvio Berlusconi a seguito dello scoppio della crisi dello spread nel novembre del 2011. Le banche d’affari e i broker internazionali stanno rivedendo il loro portfolio obbligazionario pre-elettorale, allo scopo di prepararsi alla reazione dei mercati dopo l’esito del voto. Il colosso finanziario tedesco Allianz ha deciso di ridurre l’esposizione sui bond governativi della periferia europea, ma non sull’Italia.

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Euro crolla sotto 1,3250 dollari dopo minute della Fed

Iera sera dai verbali dell’ultima riunione della Fed, avvenuta il 29 e 30 gennaio, è emerso che diversi esponenti del Fomc, ovvero il braccio operativo dell’istituto monetario di Washington, stanno facendo pressione per fermare il piano di allentamento monetario prima del previsto. Nella prossima riunione del 19 e 20 marzo prossimo si discuterà, quindi, di un possibile cambio di strategia di politica monetaria. Attualmente il piano di quantitative easing della Fed prevede l’acquisto di titoli di stato e bond garantiti da mutui per 85 miliardi di dollari al mese.

Sterlina crolla sui minimi a 8 mesi sotto 1,53 dollari

Non si ferma la corsa al ribasso della sterlina, che sui mercati valutari ha aggiornato nuovi minimi di periodo su dollaro americano ed euro. A pesare sull’andamento del pound non è solo la debolezza dell’economia britaannica, bensì la spaccatura all’interno del Comitato per la politica monetaria della Bank of England in relazione alla possibilità di aumentare o meno il piano di quantitative easing. Dai verbali dell’ultima riunione della BoE è emerso, infatti, che non c’è unanimità sulla volontà di mantenere il piano di stimolo monetario a 375 miliardi di sterline.

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Euro verso 1,33 dollari dopo dati macro negativi

Giornata molto negativa per l’euro sui mercati internazionali, a causa della pubblicazione di una serie di dati macroeconomici che sono risultati negativi e inferiori alle attese degli analisti. In mattinata erano stati pubblicati i dati preliminari sul pil di Francia e Germania, che hanno evidenziato una flessione peggiore del previsto nell’ultimo trimestre dello scorso anno. Poi è toccato al pil dell’intera area euro. Nel quarto trimestre 2012 il pil dell’Ue-17 è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.

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Forex euro sotto 1,34 dollari dopo parole di Draghi

Il meeting di ieri della Bce non ha prodotto sorprese sui tassi di interesse. Il livello fissato dal Consiglio Direttivo dell’Eurotower resta sempre lo 0,75%. Qualche indicazione in più è arrivata dalla conferenza stampa di Mario Draghi, che ha effettuato alcune riflessioni sull’andamento del cambio dell’euro. Draghi ha sottolineato che la Bce non si occupa di questioni relative al cambio e in linea generale ha preferito non sbilanciarsi su possibili interventi futuri. Tuttavia, Draghi ha poi dichiarato che il cambio è comunque importante ai fini della crescita e della stabilità dei prezzi.

Tassi bond spagnoli in risalita a febbraio 2013

Stamattina il Tesoro spagnolo ha effettuato un’asta di titoli di stato a medio-lungo termine. Rispetto allo scorso gennaio i tassi sono aumentati, mentre resta sostenuta la domanda dei Bonos da parte degli investitori internazionali. La Spagna è riuscita a collocare titoli di stato con scadenza 2015, 2018 e 2029 per un ammontare complessivo di 4,61 miliardi di euro. Ciò vuol dire che il Tesoro iberico ha piazzato bond per una cifra superiore all’importo inizialmente previsto, ovvero 4,5 miliardi di euro. Volatilità sui mercati europei, spread sovrani in leggero rialzo.