Risultati quarto collocamento BTP Italia

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Nonostante in occasione della quarta emissione di BTP Italia il Ministero dell’Economia e delle Finanze si sia riservato la possibilità di disporre la chiusura anticipata del collocamento e abbia poi deciso di avvalersi di tale facoltà, l’ammontare complessivamente collocato ha comunque raggiunto elevati livelli, superando i 17 miliardi di euro.

In particolare, attraverso apposita nota diffusa ieri in serata, il MEF ha comunicato che l’importo emesso è stato pari a 17.056,409 miliardi di euro, equivalente al controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT attraverso Banca IMI S.p.A e UniCredit S.p.A. durante il periodo di collocamento, pari a 196.509.

Quarta emissione BTP Italia chiusa in anticipo

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ieri in serata ha comunicato di aver deciso di avvalersi della facoltà di chiudere in anticipo il collocamento della quarta emissione di BTP Italia.

La decisione è stata presa a fronte dell’elevato volume di richieste, che al termine del primo giorno di collocamento hanno sfiorato complessivamente i 9 miliardi di euro. L’elevato interesse degli investitori verso questa tipologia di titoli di Stato ha disatteso le previsioni di alcuni analisti, che ipotizzavano un ammontare collocato per la quarta emissione di BTP Italia pari a circa 7 miliardi di euro.

BTP Italia volume ordini elevato per la quarta emissione

I BTP Italia si confermano uno strumento apprezzato dai risparmiatori. In occasione della quarta emissione di questa particolare tipologia di titoli di Stato, infatti, a sole quattro ore dall’inizio del collocamento sarebbero stati ricevuti ordini per un ammontare complessivo di circa 6 miliardi di euro.

A confermare l’andamento positivo del collocamento nel corso delle prime ore del primo giorno, pur non facendo numeri, Maria Cannata, direttore generale del debito pubblico italiano, che ha definito l’avvio “piuttosto buono” e ha fatto sapere di non temere alcuna ricaduta di tipo politico sull’emissione del nuovo BTP Italia.

Domanda e rendimento asta BTP e CCTeu 11 aprile 2013

Le aste di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) e CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro Indicizzati all’Euribor) tenute oggi hanno confermato il trend al ribasso dei rendimenti dei titoli di Stato italiani, segno di una migliore percezione del rischio da parte degli investitori.

In particolare, il rendimento del BTP triennale con scadenza maggio 2016 è calato al 2,29% dal 2,48% dell’asta di BTP con scadenza a tre anni tenuta lo scorso marzo, mentre il rendimento del BTP a quindici anni con scadenza settembre 2028 è passato al 4,68% dal precedente 4,9%.

Domanda e rendimento BOT asta 10 aprile 2013

Il rendimento dei BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) annuali e trimestrali collocati nell’asta di questa mattina ha registrato un nuovo calo, ricondotto dagli analisti al lieve allentamento delle tensioni derivanti dall’incertezza politica italiana dopo la disponibilità mostrata da Berlusconi e Bersani a collaborare perché si possa procedere alla formazione di un esecutivo in grado di governare.

In particolare, il rendimento dei BOT trimestrali ha addirittura mostrato una flessione dallo 0,765%, registrato nell’ultima asta del 10 ottobre, al minimo storico dello 0,243%.

Dettagli asta BTP 11 aprile 2013

In occasione dell’asta di BTP di metà mese, il Ministero dell’Economia e delle Finanze collocherà oltre ai BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) con scadenza a tre anni anche titoli con scadenza a quindici anni.

Nel dettaglio, il prossimo giovedì verranno offerte sul mercato: la prima tranche di BTP a tre anni con scadenza 15 maggio 2016 e cedola annuale del 2,25%, per un ammontare compreso tra un minimo di 3.000 e un massimo di 4.000 milioni di euro; la quarta tranche di BTP a quindici anni con scadenza 1 settembre 2028 e cedola annuale del 4,75%, per un ammontare compreso tra un minimo di 1.500 e un massimo di 2.000 milioni di euro.

Dettagli asta BOT 10 aprile 2013

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze in occasione dell’asta di BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) annuali disposta per il 10 aprile 2013 tornerà a collocare anche BOT trimestrali, una scadenza che ricordiamo viene offerta solo in presenza di specifiche esigenze di cassa.

Nel dettaglio, mercoledì prossimo il Tesoro italiano collocherà BOT a un anno con scadenza 14 aprile 2014 (codice Isin IT0004909369) per un ammontare complessivo di 8.000 milioni di euro e BOT a tre mesi con scadenza 12 luglio 2013 (codice Isin da attribuire) per un ammontare complessivo di 3.000 milioni di euro.

Quali rischi per i titoli di stato nel 2013?

I titoli di stato sono stati una delle principali scommesse dei gestori di fondi di investimento nel corso del 2012. Tuttavia, il rally iniziato sul finire di luglio scorso ha generato una forte compressione dei rendimenti obbligazionari facendo diventare l’investimento in bond governativi poco appetibile agli occhi dei money manager internazionali. Il contesto attuale preoccupa non poco gli esperti del fixed income, in quanto c’è il timore che possa ripresentarsi sulla scena mondiale una situazione molto simile a quella di quasi vent’anni fa.

T-Bond USA rendimenti si avvicinano ai minimi storici

Il sentiment di avversione per il rischio sta favorendo la messa a punto di strategie di investimento difensive. Il contesto di fly-to-quality non sta portando gli investitori a comprare solo Bund tedeschi o altri bond pubblici dell’Europa “core”, bensì anche i titoli di stato americani che stanno sperimentando un nuovo deciso calo dei rendimenti. Nonostante gli Stati Uniti siano usciti dal club della Tripla A da agosto 2011 (dopo il downgrade di S&P) e i ben noti problemi di bilancio pubblico, i T-Bond USA restano un bene rifugio.

Domanda e rendimento BTP asta 27 marzo 2013

Nel corso dell’asta tenuta questa mattina il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) a dieci anni con scadenza 1 maggio 2013 (codice Isin IT0004898034) e cedola annuale del 4,50% per un ammontare complessivo pari a 3 miliardi di euro, ossia il massimo della forchetta prestabilita e che ricordiamo era compresa tra un minimo di 2 e un massimo di 3 miliardi di euro.

Sempre questa mattina sono stati collocati BTP a cinque anni con scadenza 1 giugno 2018 per un ammontare complessivo di 3,910 miliardi di euro, ossia molto vicino al punto massimo della forchetta prestabilita compresa tra un minimo di 3 e un massimo di 4 miliardi di euro.