Fed potrebbe fermare piano acquisto titoli entro fine 2013

La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti acquisti sul dollaro americano. Sul forex il biglietto verde ha guadagnato l’1,21% contro l’euro, l’1,08% contro la sterlina, l’1,11% contro il franco svizzero e lo 0,5% contro lo yen. A mettere le ali al dollaro statunitense è la possibilità che la Fed possa interrompere il piano di acquisto di bond entro la fine del 2013, mettendo fine ad anni di politica monetaria ultra-espansiva che ha provocato una continua perdita di valore del dollaro.

Dai verbali della riunione dell’11 e 12 dicembre scorso è emerso che alcuni membri del Fomc, ovvero il Comitato di politica monetaria della Fed, vorrebbero fermare il piano di acquisto di bond o quantomeno rallentarlo ben prima della fine del 2013. Attualmente la Fed compra 85 miliardi di dollari al mese di titoli di stato e obbligazioni legate ai mutui, allo scopo di immettere liquidità sui mercati e rilanciare l’economia.

STATI UNITI: RATING AAA A RISCHIO SECONDO MOODY’S

Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è sceso fino a 1,3010, toccando il livello più basso degli ultimi venti giorni, mentre sterlina/dollaro è atterrato in area 1,6050 sui minimi da inizio dicembre scorso. La forza del biglietto verde si è fatta notare anche contro la divisa nipponica, tanto che il cambio dollaro/yen è volato fin sopra 87,80 sui massimi più alti da agosto 2010.

DEBITO USA A 16.400 MILIARDI DI DOLLARI A FINE 2012

A rafforzare ulteriormente il dollaro statunitense ci ha pensato ieri pomeriggio anche il dato sui nuovi occupati Adp, cresciuti a 215mila unità ben oltre le attese degli analisti che erano ferme a 140mila unità. Si tratta del miglior dato sugli Adp da febbraio 2012. Intanto, oggi pomeriggio saranno diffusi i dati sui non-farm payrolls e il tasso di disoccupazione.