Oro a 1.850$ nel primo semestre 2013 secondo IG

Il 2013 si è aperto con qualche difficoltà per l’oro, dopo che lo scorso anno è stato il 12-esimo consecutivo di rialzi che ha consentito al metallo giallo di confermarsi come l’investimento più redditizio degli ultimi dieci anni. Negli ultimi mesi del 2012, soprattutto dopo l’annuncio del terzo piano di quantitative easing della Fed a inizio settembre, gli analisti finanziari e gli altri esperti del settore hanno diffuso previsioni quasi trionfalistiche sull’oro. In molti casi il target price è stato fissato a 1.900 dollari o addirittura a 2.000 dollari l’oncia.

Eppure l’inizio del 2013 ha consegnato un mercato dell’oro sottotono. Iniziano a farsi sentire i primi segnali di stanchezza, tanto che alcune banche d’affari hanno tagliato di recente le loro previsioni sul target medio per l’anno in corso. A indebolire ulteriormente l’oro è stato anche il ritrovato ottimismo sui mercati azionari, che sta allontanando gli investitori da quello che viene considerato il bene rifugio per eccellenza.

FED POTREBBE FERMARE PIANO ACQUISTO DI TITOLI ENTRO FINE 2013

Inoltre, la possibile exit strategy dal piano di acquisto dei titoli della Fed entro fine 2013, secondo quanto emerso dai verbali relativi all’ultima riunione del Fomc, è stata una notizia molto negativa per l’oro. Il metallo giallo è una moneta alternativa alle valute nazionali: non può essere stampata e garantisce un’eccellente difesa dall’inflazione, in caso di eccessivo aumento della liquidità delle valute.

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Tuttavia, secondo Vincenzo Longo, market strategist di IG, “lo scenario rimane di un graduale rafforzamento dai livelli attuali dell’oro”. L’analista di IG conferma il target in area 1.850 dollari l’oncia entro il primo semestre del 2013. Longo si aspetta un ritorno d’interesse in primavera, quando si tornerà a parlare delle questioni irrisolte negli Stati Uniti relative al debito pubblico e al fiscal cliff.