Russia aumenta riserve d’oro ai massimi dal 1993

Lo scorso mese le banche centrali si sono messe in moto per rimpinguare le loro riserve auree, approfittando dei forti cali del prezioso metallo giallo sui mercati internazionali. Nei primi sedici giorni di maggio il prezzo dell’oro era sceso fin sotto 1.530 dollari l’oncia da un massimo in area 1.670 dollari, cioè una caduta delle quotazioni del 9,5% circa. Da quel momento il prezzo del gold ha cominciato a oscillare in modo erratico, senza mostrare un trend di fondo direzionale.

Circa venti giorni fa il prezzo dell’oro era tornato a 1.640 dollari, sulle aspettative di una nuova manovra di quantitative easing della FED. Poi, quando Bernanke ha semplicemente esteso l’operazione Twist piuttosto che lanciare un QE3, le quotazioni dell’oro sono tornate sotto pressione. L’oro ha trovato un supporto importante in area 1.550 – 1.560 dollari l’oncia, ma non va escluso l’inizio di una nuova gamba ribassista nelle prossime sedute.

PREZZO ORO SOPRA 1.900$ A FINE 2012 SECONDO COMMERZBANK

Secondo le statistiche diffuse ieri dal FMI, le banche centrali dei paesi emergenti hanno fatto incetta d’oro a maggio 2012. In particolare la Russia ha incrementato le riserve auree a 911,3 tonnellate, vale a dire più del doppio rispetto a cinque anni fa. A maggio Mosca ha comprato 15,5 tonellate di lingotti d’oro per un valore stimato in 790 milioni di dollari, portando le sue riserve sui livelli più alti dal 1993.

TARGET PREZZO ORO GIUGNO 2012

Forti acquisti anche per la Turchia, che ha portato le riserve a 245 tonnellate comprando 5,7 tonnellate di lingotti. La forte ripresa degli acquisti turchi è dovuta anche all’aumento al 25% dal 20% della quota delle riserve obbligatorie che le banche commerciali possono detenere sotto forma di oro.Da segnale anche gli acquisti del Kazakhstan, che ora ha portato a 100 tonnellate le sue riserve.