Saipem nuovi contratti in America Latina

saipem

Nel corso della seduta odierna il titolo Saipem viaggia in territorio positivo sulla scia dell’andamento al rialzo dei principali indici azionari, complice soprattutto il clima di fiducia che ha seguito la rielezione di Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica italiana, nonchè della notizia arrivata questa mattina riguardante la conclusione di nuovi contratti in America Latina per un valore complessivo di circa 500 milioni di dollari.

In particolare, in Venezuela il nuovo contratto, definito da alcuni analisti “ad alta marginalità”, ha ad oggetto lo sviluppo del progetto Perla EP, nel Golfo del Venezuela, nell’ambito del quale le attività a mare saranno svolte principalmente dai mezzi Saipem 3000 e Castoro 7 nel periodo compreso tra il terzo trimestre del 2013 e il secondo trimestre del 2014.

Saipem risultati preliminari esercizio 2012

Al termine della riunione del Consiglio di amministrazione tenuta oggi, Saipem ha comunicato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2012 e annunciato un taglio della cedola, decisione ampiamente attesa dal mercato e dagli analisti dopo il profit warng delle scorse settimane che ha portato il titolo a registrare una forte perdita.

In particolare, il Consiglio di amministrazione della controllata di Eni proporrà un dividendo Saipem 2013 relativo all’esercizio 2012 pari a 0,68 euro per ciascuna azione ordinaria e a 0,71 euro per ciascuna azione di risparmio. Lo scorso anno, ricordiamo, la società distribuì in relazione all’esercizio 2011 un dividendo pari a 0,70 euro per ciascuna azione ordinaria e a 0,73 euro per ciascuna azione di risparmio.

Saipem in calo per sviluppi inchiesta in Algeria

A Piazza Affari stamane il titolo Saipem segna una flessione di circa due punti percentuali sulla scia degli sviluppi sull’inchiesta per corruzione internazionale in Algeria. Tra gli iscritti nel registro degli indagati figura anche l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, insieme ad altri sette dirigenti.

Scaroni risulta indagato per corruzione di pubblici ufficiali stranieri, in particolare la sua responsabilità riguarderebbe un incontro da lui avuto a Parigi con Farid Bedjaoui, algerino di nazionalità francese e nipote dell’ex ministro degli Esteri algerino. All’incontro avrebbero partecipato anche il ministro dell’Energia Khelil e il responsabile Eni per il Nord Africa, Antonio Vella.

Saipem convocati i vertici dalla Consob

La Consob ha convocato per lunedì 4 febbraio i vertici di Saipem, chiamati a fornire delucidazioni in merito alle vicende che nel corso degli ultimi giorni hanno visto come protagonista la controllata di Eni.

In particolare, dovrà essere spiegato come si è arrivati al profit warning annunciato martedì sera a mercati chiusi, che ha praticamente dimezzato le stime sia per il 2012 che per il 2013, nonché provocato un vero e proprio crollo del titolo, che nel corso della seduta di martedì scorso è arrivato a perdere oltre trenta punti percentuali andando così a bruciare in un solo giorno ben un terzo della capitalizzazione in Borsa della società.

Titolo Saipem bocciato da Goldman Sachs

La revisione delle stime per il 2012 e il 2013 comunicata ieri da Saipem ha provocato oltre che un vero e proprio tonfo del titolo, che nella seduta di ieri ha registrato un calo di oltre trenta punti percentuali, anche una pioggia di downgrade da parte degli analisti delle principali banche d’affari.

L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, è quello arrivato questa mattina dagli analisti di Goldman Sachs, che hanno comunicato di aver abbassato il rating sul titolo Saipem da “buy” a “neutral” e il target price da 35 a 22 euro.

Target price Saipem tagliato dagli analisti dopo cambio vertice

Le azioni Saipem sono state riammesse alle negoziazioni questa mattina dopo la sospensione arrivata ieri pomeriggio, ma sull’andamento del titolo continua a pesare la vicenda legata ai presunti reati di corruzione che secondo gli inquirenti sarebbero stati commessi entro il 2009 in relazione ad alcuni contratti siglati in Algeria.

Il titolo è infatti il peggiore dell’indice FTSE MIB e continua quindi a risentire delle dimissioni dell’amministratore delegato Pietro Franco Tali e della sospensione cautelare decisa dal Consiglio di amministrazione nei confronti di altri soggetti ai vertici della società.

Titolo Saipem promosso da Mediobanca

A Piazza Affari il titolo Saipem viaggia in territorio positivo segnando un guadagno di oltre due punti percentuali a 33,64 euro. Il rialzo è stato ricondotto, oltre che all’andamento positivo dei principali indici azionari del listino milanese, anche al giudizio positivo espresso dagli analisti di Mediobanca, che hanno comunicato di aver alzato il rating da “neutral” a “outperform” e il target price da 35,6 a 37 euro.

Trimestrale Saipem gennaio marzo 2012

Il Consiglio di amministrazione di Saipem ha esaminato oggi il resoconto intermedio di gestione relativo al primo trimestre dell’anno, archiviato con ricavi pari a 3,13 miliardi di euro, ossia in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2011. In crescita anche il reddito operativo lordo, che ha registrato un incremento del 9,9% a 544 milioni di euro, l’utile operativo è salito del 7,5% a 373 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto dell’8,5% a 231 milioni di euro.

Target price Saipem alzato dai broker

Il dividendo Saipem 2010 sarà pari a 0,63 euro per azione ordinaria e a 0,66 euro per azione di risparmio. Ad annunciarlo è stata ieri la società mediante un comunicato in cui venivano indicati anche i risultati realizzati nel corso dello scorso anno e le previsioni per il 2011.

Queste ultime, in particolare, hanno causato ieri un forte ribasso del titolo, arrivato a perdere oltre tre punti percentuali. Per lo stesso motivo, inoltre, Société Générale ha espresso stamane una valutazione negativa sulla quotazione.

Saipem joint venture Usc

A Piazza Affari il titolo Saipem cede lo 0,88% a 37,17 euro mentre la controllante Eni registra un lieve rialzo dello 0,29% a 17,39 euro. Entrambi i titoli, dunque, viaggiano contro corrente, nonostante la risalita del prezzo del petrolio, arrivato a quota 92,16 dollari al barile.

Sull’andamento delle due quotazioni non hanno sortito nessun effetto neanche l indiscrezioni di stampa pubblicate da Milano Finanza, secondo cui Saipem e la russa United Shipbuilding Corporation avrebbero avviato una trattativa al fine di creare una joint venture avente ad oggetto la progettazione di navi e di infrastrutture per l’industria offshore.