Cambio euro-dollaro sui minimi a 3 mesi scende sotto 1,28

mercatiSul forex prosegue la fase di debolezza della moneta unica, che risente delle aspettative di mantenimento dell’attuale politica monetaria accomodante della Bce e della possibilità che ben presto il differenziale di rendimento rispetto al dollaro americano possa ampliarsi, in caso aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. Intanto ieri Jorg Asmussen, consigliere della Bce, ha dichiarato che potrebbe essere lanciata una nuova operazione di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) o esserci a breve un nuovo taglio dei tassi di interesse.

Cambio euro-dollaro sotto 1,29 dopo tassi BCE invariati

Mario DraghiLa giornata di ieri ha visto la BCE come protagonista assoluta della scena sui mercati finanziari, orfani dei mercati americani per la festività dell’Indipendence Day. L’Eurotower ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, come da attese, al minimo storico dello 0,5%. La conferenza stampa di Mario Draghi, governatore dell’istituto monetario di Francoforte, ha dato il via a movimenti direzionali rilevanti, con boom delle borse e crollo dell’euro sul mercato forex. Il banchiere italiano ha utilizzato toni da colomba sulla dinamica futura dei tassi.

Cambio euro-dollaro in area 1,30 in attesa tassi BCE

bceC’è grande attesa sui mercati finanziari per la riunione odierna della BCE, che alle ore 13.45 annuncerà il nuovo livello del costo del denaro nell’eurozona. L’Eurotower non dovrebbe modificare i tassi di interesse, fermi allo 0,5% sul minimo più basso di sempre. Durante l’ultimo meeting della BCE, il governatore Mario Draghi aveva già preannunciato che l’istituto monetario di Francoforte avrebbe agito sui tassi solo in caso di necessità. Inoltre, il banchiere italiano ha più volte sottolineato che ci sono segnali di stabilizzazione del ciclo economico nell’area euro.

Cambio euro-dollaro perde il supporto di 1,30

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Il tasso di cambio euro-dollaro è sceso sotto l’area di supporto di 1,30, considerata una soglia psicologica in grado di influenzare le scelte tattiche degli investitori sul mercato forex. La congestione giornaliera sembra essersi così risolta a favore dei venditori e a questo punto il cambio potrebbe accelerare ancora verso il basso, in attesa di conoscere la decisione della BCE sui tassi di interesse (attesa per domani) e il dato sui non-farm payrolls e il tasso di disoccupazione negli Usa nella giornata di venerdì.

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Cambio euro-dollaro trova supporto a 1,30 in vista di Bce e payrolls

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Ieri è iniziata una settimana fondamentale per l’andamento del tasso di cambio euro-dollaro, visto che tra giovedì e venerdì ci saranno due eventi macroeconomici in grado di innescare movimenti direzionali di grande rilievo, come accaduto già più volte in passato in occasione della pubblicazione di questi market mover. Giovedì è attesa la decisione della Bce sui tassi di interesse nell’area euro, mentre venerdì si conosceranno i risultati relativi al mercato del lavoro negli Stati Uniti: tasso di disoccupazione e non-farm payrolls.

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Yen sui massimi a due mesi con sell-off dei mercati

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I continui ribassi della borsa di Tokyo, la debolezza dei mercati azionari europei e l’inizio della fase di correzione a Wall Street stanno favorendo l’ascesa dello yen, che storicamente tende ad apprezzarsi nei momenti di maggiore turbolenza sui mercati e quando le borse evidenziano robusti sell-off. Il clima di appetito per il rischio è in costante diminuzione e iniziano anche ad aumentare i timori di un flop dell’Abenomics, ovvero il programma di politica economica voluto dal premier nipponico Shinzo Abe per rilanciare l’economia del Giappone.

Bce pronta a sostenere il credito con l’acquisto di ABS

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Uno dei principali rompicapi per la Bce in questa fase di estrema debolezza dell’economia dell’area euro è come rilanciare il credito. Qualcosa si è mosso nei giorni scorsi con il taglio del costo del denaro di un quarto di punto allo 0,5%, ma di certo non è necessario per avere un impatto significativo sull’economia reale. Così l’Eurotower potrebbe adottare nuove soluzioni. Oltre a un nuovo taglio del costo del denaro nei prossimi mesi e i tassi sui depositi Bce su valori negativi, si parla di rilanciare il mercato degli ABS.

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Cambio euro/dollaro in congestione tra 1,3140 e 1,3050

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Il tasso di cambio euro/dollaro resta in congestione su base daily. La fase di consolidamento va avanti da qualche giorno, con le quotazioni comprese nel range tra 1,3140 e 1,3050. La candela di ieri ha completato un pattern noto nell’analisi tecnica come “boomers”, che equivale a una sorta di triangolino dinamite ed è formato da due candele inside consecutive. I prezzi sono riusciti ad appoggiarsi negli ultimi giorni al supporto dinamico costituito dalla media mobile a 20 giorni ed ora stanno cercando di effettuare il breakout rialzista.

Tassi sui depositi Bce verso valori negativi

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Negli ultimi giorni si è parlato molto della possibilità che la Bce possa far pagare alle banche europee il parcheggio della liquidità in eccesso presso i forzieri dell’Eurotower. Lo ha detto anche il governatore Mario Draghi, che durante la conferenza stampa di giovedì scorso a Bratislava ha fatto intendere che la Bce è “tecnicamente pronta” per tassi negativi sui depositi custoditi a Francoforte. Il “deposit facility” è uno strumento a disposizione della Bce sul quale le banche dell’Eurosistema possono depositare la liquidità a brevissimo termine.

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Euro sotto 1,3040 dollari con sussidi Usa ai minimi da 5 anni

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La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’annuncio della Bce del nuovo livello dei tassi di interesse nell’area euro. Il tasso Refi è sceso sul nuovo minimo storico dello 0,5%, a seguito del taglio di un quarto di punto effettuato dall’Eurotower. Si tratta della prima modifica dei tassi dell’anno, che in realtà arriva dopo ben dieci mesi di immobilismo. Sul forex grande volatilità sul tasso di cambio euro/dollaro che, dopo l’ascesa fino a 1,3220 circa, è crollato fin sotto 1,3040.