Petrolio Wti può tornare sotto 100$ al barile

Il petrolio è sempre più sotto i riflettori, in quanto nel bel mezzo della crisi economica i prezzi restano molto elevati con la possibilità di salire ulteriormente a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Iran. Così USA, Francia e Gran Bretagna hanno iniziato le consultazioni con l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) per procedere con l’utilizzo delle riserve strategiche di greggio allo scopo di frenare la corsa delle quotazioni. E’ disposta a collaborare con le tre potenze economiche occidentali anche l’Arabia Saudita.

Il primo ministro saudita Al Naimi ha ribadito la volontà di calmierare le quotazioni del greggio. Secondo Al Naimi “non c’è nessun motivo razionale per cui i prezzi debbano restare a questi livelli elevati”. Nel frattempo i futures a media scadenza sul petrolio Brent (dicembre 2018) già iniziano a scontare una discesa dei prezzi fino a 30 dollari in meno rispetto ai valori correnti. Il petrolio Wti quota poco sopra 105$ al barile ed è inserito in un trading range molto ampio compreso tra 110.9$ e 104.3$ al barile.

PREVISIONI PREZZO PETROLIO 26 MARZO 2012

Da un punto di vista tecnico, considerando che nelle ultime sedute si sono verificati diversi strappi al ribasso ma senza ulteriore seguito, dovrebbe essere in atto una fase di distribuzione delle quotazioni. In caso di discesa decisa sotto 105$ prima e 104.3$ poi, il petrolio Wti potrebbe essere interessato da un veloce smobilizzo delle posizioni net long dei large traders in grado di far calare bruscamente i prezzi fino alla soglia psicologica dei 100$ al barile. L’eventuale breakout esplosivo di 104.33$ potrebbe decretare l’inizio di una discesa molto robusta, con target a 30 giorni posto intorno a 95$ al barile.