Bilancio Mondadori gennaio settembre 2010

Mondadori ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato pari a 30,7 milioni di euro, in crescita del 13,3% rispetto ai 27,1 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Se si escludono le voci straordinarie, tra cui figura una plusvalenza finanziaria nel 2009 e il pagamento di 8,7 milioni per la chiusura di alcune liti finanziarie, l’utile risulta più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il fatturato ha registrato una crescita dell’1,4% a 1.130,2 milioni, il margine operativo è cresciuto del 51,2% a 103,1 milioni mentre l’indebitamento si è ridotto a 369 milioni di euro.

Euro in rialzo sul dollaro, future greggio in ripresa

I timori legati alla crisi del debito sovrano che nei giorni scorsi hanno causato una calo dell’euro nei confronti del biglietto verde sono andati progressivamente scemando soprattutto dopo l’asta delle obbligazioni portoghesi con un rendimento del 6,156%, con scadenza ottobre 2016 per un ammontare complessivo pari a 556 milioni di euro, nonché di quelle con rendimento pari a 6,846% per un valore complessivo di 686 milioni di euro con scadenza giugno 2010.

L’indebolimento dei timori relativi al debito sovrano, dunque, ha provocato un nuovo rafforzamento della moneta europea nei confronti del dollaro. Questa mattina, in particolare, il cambio euro dollaro ha raggiunto 1,3819, anche se i mercati restano sostanzialmente cauti in attesa del G20 a Seul, in Corea del Sud.

Bilancio MPS gennaio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale la banca toscana è riuscita a realizzare un utile netto in crescita del 38% a 95,8 milioni di euro, contro gli oltre 100 milioni previsti in media dagli analisti.

Nel corso del periodo in esame, in particolare, la banca ha continuato la sua azione di riduzione dei costi iniziata nel corso della fase più dura della crisi economica, una scelta che ha portato i suoi frutti, soprattutto in considerazione di un quadro macroeconomico che resta ancora sostanzialmente instabile.

Bilancio RCS gennaio settembre 2010

Il drastico calo degli investimenti pubblicitari registrato nel corso della crisi economica è ormai cosa passata, a dimostrarlo l’ottima performance realizzata da RCS MediaGroup nel corso dei primi nove mesi dell’anno, anche se la situazione resta comunque incerta a causa di un quadro economico sostanzialmente instabile che impedisce agli operatori di prevedere quello che accadrà nel corso dei prossimi mesi.

Quel che è certo è che, almeno per ora, RCS può tirare un sospiro di sollievo. Il gruppo, infatti, ha archiviato il periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 con ricavi netti consolidati pari a 1.644,7 milioni, in crescita dell’1,4% rispetto ai 23,5 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Se si considera solo il terzo trimestre, invece, i ricavi hanno registrato una crescita del 3,7%.

Bilancio Banca Mediolanum gennaio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Mediolanum ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,085 euro per azione, con stacco della cedola il 22 novembre, una cifra superiore ai 0,065 euro attesi dagli analisti.

Nei primi nove mesi dell’anno Banca Mediolanum ha realizzato un risultato netto in calo del 20% a 153 milioni di euro, superando anche in questo caso le attese degli analisti, ferme a 135 milioni. Se si considera solo il terzo trimestre, invece, l’utile si è attestato a 68,8 milioni rispetto agli 84,5 milioni dello stesso periodo nel 2009 e ai 50 milioni previsti dagli analisti.

Enel Green Power promossa da Banca Leonardo

A più di una settimana dal suo debutto in Borsa, la quotazione Enel Green Power non è ancora riuscita a toccare il suo prezzo minimo di collocamento, fissato a 1,6 euro. Nonostante questo sia il management del colosso energetico che alcuni tra i più autorevoli esperti si sono detti certi del potenziale di Enel Green Power.

Tra questi gli analisti di Banca Leonardo che hanno avviato la copertura fissando una raccomandazione “buy” e un target price a 1,9 euro, ossia un valore superiore del 24% rispetto a quello attuale.

Bilancio Enel gennaio settembre 2010

Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A., presieduto da Piero Gnudi, ha approvato i risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2010, periodo durante il quale il colosso energetico italiano ha realizzato ricavi per 52.972 milioni, in crescita del 15,7% rispetto ai 45.796 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

L’Ebitda si è attestato a 13.265 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto ai 12.595 milioni dello scorso anno, mentre l’Ebit a 8.929 milioni di euro, in crescita dello 0,2% rispetto agli 8.907 milioni registrati al 30 settembre 2009.

Bilancio Vodafone luglio settembre 2010

Vodafone ha archiviato il terzo trimestre dell’anno con risultati superiori alle attese degli analisti. Il gruppo britannico attivo nel settore delle telecomunicazioni, infatti, è riuscito a realizzare ricavi pari a 22,6 miliardi di sterline, in aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2009 e superiore alle attese degli analisti, ferme a 22,3 miliardi di sterline.

L’utile operativo adjusted è cresciuto del 2,7% a 6,1 miliardi di sterline, mentre l’utile netto è passato a 7,5 miliardi di sterline da 4,8 miliardi.

Investire in Etf senza rischi

Gli Etf sono una forma di investimento sempre più utilizzata sia dai piccoli risparmiatori che dagli investitori professionali. Il loro punto di forza è dato senza dubbio dalla possibilità di investire non sui singoli titoli ma su interi panieri settoriali, in quanto non sono altro che replicanti dei principali indici del medesimo settore, per non parlare dello scambio in tempo reale che li rende perfetti anche per le speculazioni di breve periodo.

Ma se all’apparenza gli Etf possono sembrare una forma di investimento che oltre ad avere ampie potenzialità di guadagno è anche semplice da gestire, gli esperti mettono in guardia e avvertono che anche in questo caso bisogna stare attenti e muoversi con cautela, altrimenti si corre il rischio di scottarsi.

Future greggio in ribasso dopo risalita del dollaro

Le preoccupazioni relative la debito sovrano di alcuni paesi europei, tra cui l’Irlanda, sono tornate a pesare sulla moneta europea che continua ad essere sotto pressione, soprattutto dopo il risveglio dell’interesse nei confronti del dollaro che ha seguito la pubblicazione dei dati sull’occupazione statunitense.

La risalita del dollaro ha avuto tra i suoi effetti anche un ribasso dei future del greggio che hanno raggiunto livelli minimi degli ultimi 25 mesi, in quanto la ripresa del dollaro rende meno costose le materie prime per gli importatori che utilizzano altre valute.