Per portare a compimento senza problemi l’acquisizione di MPS da parte di Unicredit è necessario un aumento di capitale da 2 miliardi, onde evitare possibile default da parte della banca senese per via dei bond e dei non performing loans.

Mps ottiene il via libera alla sua Opa su Mediobanca. L’Esecutivo ha deciso di non
Per portare a compimento senza problemi l’acquisizione di MPS da parte di Unicredit è necessario un aumento di capitale da 2 miliardi, onde evitare possibile default da parte della banca senese per via dei bond e dei non performing loans.

Mps e Intesa SanPaolo dicono no all’applicazione dei tassi negativi sui correntisti a prescindere dalla loro grandezza: la posizione presa dall’ad di Unicredit Jean Pierre Mustier non sta trovando l’accoglienza che forse lo stesso avrebbe gradito.

Sono state pessime giornate quelle vissute dal titolo MPS questa settimana: le parole del leghista Claudio Borghi hanno infatti portato il mercato a reagire negativamente, causando un sensibile crollo del titolo sia nella giornata di giovedì che di venerdì, portando lo stesso ad essere sospeso e poi riammesso.

Generali non abbandona Monte Paschi di Siena. E su questo Philippe Donnet di Generali, secondo azionista in grandezza in Mps, in un’intervista a Class-Cnbc è molto chiaro. Gli impegni presi verranno rispettati. Le parole del numero uno del gruppo assicurativo arrivano a marine del The European House Ambrosetti in corso a Villa d’Este a Cernobbio.

I titoli bancari non se la passano bene da qualche mese a questa parte. Si pensava si potesse risolvere tutto con una legge in grado di salvare gli istituti in crisi ma la resistenza della politica ha invitato gli Ad delle banche a rimboccarsi le maniche e adesso arrivano le prime buone notizie. Si parte con il rilancio di MPS e del suo titolo.
Quello di Viola è stato un allontanamento a sorpresa che ha lasciato di stucco tutti gli investitori. Adesso quelli che ripongono fiducia nel Monte dei Paschi di Siena, sono in attesa di conoscere quale sarà il prossimo amministratore delegato.
Nulla di fatto nella riunione di insediamento dei 14 membri della deputazione generale amministratrice della Fondazione Mps. Nell’incontro recentemente svoltosi, infatti, non è stato trovato alcun accordo per la nomina del nuovo presidente, ed è pertanto sfumata la possibilità di poter trovare la maggioranza necessaria di 11 voti per la nomina del presidente e dei 4 membri della deputazione che fungerà da amministratrice.

Il titolo Monte dei Paschi continua ad essere acquistato a Piazza Affari, e questo anche grazie all’ipotesi legata al nuovo statuto che potrebbe non contenere il limite di voto per gli azionisti, del 4%, con l’esclusione della Fondazione Mps; cancellazione che è stata richiesta sia dalla Banca d’Italia che dall’Unione Europea, per poter approvare il finanziamento pubblico.
Attualmente il titolo si attesta a quota 0,2573 euro, per un +3,29%. L’andamento positivo del titolo ha fatto registrare un numero elevato di scambi, con circa 311 milioni di azioni, a fronte dei 160 milioni di pezzi di media, che invece erano stati scambiati nell’ultimo mese giornalmente.

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo sono stati soprattutto i risultati realizzati lo scorso anno, diffusi venerdì scorso. L’istituto senese ha infatti archiviato il periodo compreso tra gennaio e dicembre 2012 con risultato netto negativo per 3,17 miliardi di euro.