
Le rettifiche su crediti sono risultate pari a 134,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 100,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, soprattutto per via dei maggiori accantonamenti nel comparto wholesale.
Le rettifiche su crediti sono risultate pari a 134,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 100,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, soprattutto per via dei maggiori accantonamenti nel comparto wholesale.
Più nel dettaglio, il gruppo attivo nel settore del lusso ha archiviato la prima metà dell’anno con ricavi pari a 565,1 milioni di euro, in crescita del 22,9% rispetto ai 459,7 milioni di euro registrati nei primi sei dell’esercizio 2011. Se si considera solo il secondo trimestre 2012, la crescita dei ricavi rispetto all’analogo periodo del 2011 è stata pari al 22,5%, passando da 249,3 milioni di euro a 305,5 milioni di euro.
Il risultato negativo è stato ricondotto in larga parte al difficile contesto economico e finanziario nazionale ed internazionale, che nel corso degli ultimi mesi ha continuato ad essere caratterizzato da significative condizioni di incertezza che hanno influito negativamente sulla gestione contrattuale e industriale di alcuni cantieri.
Più nel dettaglio, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2012 il gruppo quotato a Piazza Affari ha realizzato un fatturato consolidato pari a 68,6 milioni di euro, in calo rispetto agli 85,7 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.
L’utile netto normalizzato, ossia calcolato escludendo le componenti non ricorrenti, ha invece registrato un incremento del 72,1% a 120,5 milioni di euro. In crescita anche i proventi operativi, che hanno segnato un aumento del 5,2% a 1,79 miliardi di euro.
Nel frattempo, gli analisti di JP Morgan hanno fatto sapere di prevedere una crescita delle vendite del 23% a 563 milioni di euro e un Ebitda in rialzo del 29% a 108 milioni di euro.
Nella nota mediante sono stati resi noti i dati realizzati nel corso del primo semestre, la compagnia afferma di aver “pagato”il perdurare della crisi economica, sottolineando però la sensibile ripresa della raccolta vita grazie alla conclusione di importanti trattative nel settore dei fondi pensione.
Più nel dettaglio, il gruppo guidato da Diego Della Valle ha archiviato il periodo compreso tra gennaio e giugno 2012 con ricavi pari a 482,5 milioni di euro, ossia in rialzo del 9,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’Ebitda ha segnato un rialzo del 6,8% a 123,5 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto del 13,7% a 74,4 milioni.
Il margine operativo lordo è cresciuto del 9,1%, passando da 150,1 milioni a 163,7 milioni di euro, mentre la marginalità è salita al 36,3%.