Agevolazioni mutui decreto sviluppo

Alla luce del recente rialzo dei tassi di interesse attuato dalla Banca centrale europea e delle previsioni che vedono ulteriori e graduali rialzi che porteranno il tasso di riferimento al 2% entro il primo trimestre 2012, il governo ha deciso di venire incontro alle famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile e che potrebbero veder lievitare la rata mensile nel corso dei prossimi mesi.

La bozza del decreto per lo sviluppo che verrà approvata domani, infatti, prevede tra le varie misure la possibilità per le famiglie meno abbienti di rinegoziare le condizioni del mutuo a tasso variabile.


Per poter usufruire di questa possibilità, tuttavia, è necessario che il titolare del finanziamento abbia un Isee inferiore a 30.000 euro e non presenti ritardi nei pagamenti, inoltre è necessario che il mutuo non abbia un valore superiore ai 150.000 euro.

Secondo le prime informazioni, inoltre, pare che il decreto preveda anche la possibilità per il titolare del mutuo di chiedere in sede di rinegoziazione che venga fissato un tetto massimo al tasso del mutuo (una sorta di mutuo con cap), che sarebbe assistito da una forma di garanzia pubblica.

Secondo una prima stima questa misura andrebbe ad interessare un’ampia fetta di famiglie che pagano un mutuo, alla luce del fatto che secondo una recente indagine oltre il 75% dei mutui accesi sono a tasso variabile, mentre solo il 24% dei finanziamenti è a tasso fisso.