Garanzia europea sui depositi bancari allo studio

L’aggravarsi della situazione in Grecia ha provocato una vera e propria fuga di capitale. I timori in merito al rischio default del paese e di alcune banche ha infatti spinto la maggior parte della popolazione a recarsi presso gli sportelli degli istituti bancari per ritirare i propri soldi. Stessa cosa si sta verificando anche in Spagna, seppur in misura minore.

Per evitare il ripetersi di eventi di questo tipo, dunque, l’Unione europea sta studiando possibili soluzioni in grado di rafforzare le banche e spezzare lo stretto legame attualmente esistente tra bilanci bancari e crisi debitoria del paese.

PIANO UE-BCE PER EVITARE LA CRISI DELL’EURO

Tra queste figura la creazione di un sistema di garanzie europee sui depositi bancari, un’ipotesi che di sicuro sarà uno dei temi centrali della riunione tra i vertici degli Stati membri del’Ue che si terrà questa sera a Bruxelles.

BANCHE ITALIANE DECLASSATE DA MOODY’S

Ad appoggiare l’idea di istituire un sistema di garanzie sui depositi bancari a livello europeo è soprattutto la Bce, che da tempo insiste affinché la crisi europea venga affrontata focalizzando l’attenzione sull’assicurazione dei depositi bancari, sulla vigilanza bancaria e sui poteri di liquidazione degli istituti di credito insolventi. Al contempo, tuttavia, l’istituto guidato da Mario Draghi è convinto che una garanzia in solido dei depositi europei non possa avvenire senza una sorveglianza che sia realmente comunitaria, in altre parole una soluzione di questo tipo presuppone che i singoli Stati accettino una cessione di sovranità.

Da questa prospettiva, dunque, l’ipotesi che si riesca ad arrivare un accordo per dar vita ad una sorta di garanzia europea appare decisamente più remota, soprattutto in considerazione della quasi certa opposizione di paesi come la Germania, che più volte hanno associato la nascita di un bilancio comune e di obbligazioni europee ad uno spostamento della sovranità dalla periferia al centro.