Tassi mutui 2011, conviene passare al fisso?

Dopo il rialzo dei tassi di interesse dalla Bce arrivato in occasione della riunione del Consiglio direttivo di giovedì scorso, per coloro che stanno pagando un mutuo a tasso variabile dalla prossima rata scatterà il primo rincaro.

La scorsa settimana, in particolare, la Banca centrale europea ha alzato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale portandolo all’1,25%, tuttavia secondo le previsioni si tratta solo del primo di una serie di lievi rialzi che entro il primo trimestre del 2012 porteranno i tassi di interesse al 2%.


Alla luce di queste previsioni, dunque, sono davvero tante le famiglie con un mutuo a tasso variabile che si chiedono se sia meglio rinegoziare il mutuo optando per il tasso fisso. Secondo un’indagine condotta da CorrierEconomia e realizzata tenendo conto delle rilevazioni sui prodotti presenti sul sito www.mutuionline.it, nel caso in cui i tassi di interesse dovessero arrivare al 2%, per un mutuo di 100.000 euro si verificherà un incremento di 150 euro al mese se la durata di 20 anni e di 160 euro al mese se la durata è di 30 anni.

In quest’ottica, quindi, secondo gran parte degli esperti, optare per il tasso fisso non è una buona soluzione dal momento che il tasso applicato al momento a questo tipo di prestito è superiore al 4% e in alcuni casi arriva addirittura al 5,5%. Questo significa che l’incremento della rata per un mutuo ventennale sarà compreso tra 90 e 190 euro, a secondo della data di inizio del mutuo. La situazione, inoltre, diventa ancora più sfavorevole se il paragone viene fatto con i mutui con cap, in quanto in questo caso il tasso di interesse applicato arriva addirittura al 6%.