Euro/Dollaro ai minimi da giugno 2010

Il tasso di cambio euro/dollaro ha aperto la nuova ottava sui mercati finanziari con un profondo rosso, che ha spinto le quotazioni fin sotto 1,21. Il cambio è sceso ai livelli di inizio giugno 2010, toccando finora un minimo intraday a 1,2084. Gli investitori stanno alzando la guardia, in quanto temono un sensibile peggioramento della crisi dei debiti sovrani nella zona euro. La Spagna ha dichiarato di essere rimasta praticamente senza soldi, mentre la Grecia rischia di fallire entro settembre se la troika dovese realmente bloccare gli aiuti.

Ora si teme il contagio all’Italia, una delle principali economie mondiali e la terza nella zona euro. La tensione sullo spread Btp-Bund, oggi sopra 520 punti, rischia di mettere ancor di più sotto pressione il già elevatissimo debiti pubblico in quanto gli interessi sul debito aumenterebbero ancora avvicinandosi a livelli insostenibili nel medio periodo.

Sul Forex il cambio euro/dollaro ha aperto in gap down ed è stato interessato da forti vendite già a partire dalla sessione asiatica, che ha visto un pesante calo per la borsa di Tokyo (-1,9%). Il cambio euro/dollaro è sempre più proiettato verso quota 1,20, che potrebbe anche raggiungere entro oggi o domani. Possibile anche un rimbalzo nell’intraday, considerando il forte ipervenduto di inizio ottava, ma il trend ribassista è davvero molto solido.

Sul Forex non si ferma la corsa al ribasso del cambio euro/yen, sceso sui minimi a 11 anni a 94,23. Il cambio sembra ormai diretto verso quota 94, ma non va escluso un intervento della Bank of Japan nei prossimi giorni per evitare eccessivi deprezzamenti del cross rate. Il cambio euro/sterlina è sceso invece fino a 0,7753.