Forex, USD/JPY verso nuovi minimi da ottobre 2014

Si registra un nuovo minimo dall’ottobre di due anni fa per il cambio Dollaro – Yen, sceso in questi giorni a 105,43 ¥.

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Malgrado le recenti minacce provenienti dal governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, che ha paventato nuovi interventi al fine di frenare l’apprezzamento della moneta, il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica mette a segno una nuova seduta con il segno meno e, dopo aver aggiornato i minimi da un anno e mezzo, passa di mano a 105,92 yen, lo 0,45% in meno rispetto al dato precedente.

Nelle ultime cinque sedute il cross è sceso del 4,83%, il saldo a un mese segna un -5,09% e il dato semestrale arretra del 12,5%. “Sono ormai lontani i giorni in cui le intimidazioni della BoJ facevano fuggire gli operatori”, rileva Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst di Swissquote Europe. “Le condizioni del mercato e l’erosione della credibilità della BoJ -continua l’esperto- hanno fatto rientrare le preoccupazioni degli operatori rispetto a un colpo che li metterebbe al tappeto”.

“Misure di allentamento non convenzionali richiedono di giocare sulle aspettative, è continuamente necessario scioccare i mercati fino a quando questi non hanno motivi per mettere in discussione l’impegno della Banca centrale nel centrare i target di inflazione”, riporta una nota diffusa da Robin Brooks, Silvia Ardagna e Michael Cahill di Goldman Sachs.

La strategia della BoJ invece, che continua a predicare pazienza, “rappresenta l’opposto”. I tre analisti non hanno dubbi che il cambio USD/JPY continuerà a scendere nel breve termine “almeno fino a quando il governatore Kuroda sarà costretto a rispondere in maniera impetuosa”.

Secondo Taisuke Tanaka, strategist di Deutsche Bank, “potrebbe essere difficile per le autorità giapponesi continuare a implementare interventi per mantenere lo usd/jpy nel range 105-110 ¥” e quindi il ninja “potrebbe testare nuovi minimi nella parte bassa di quota 100 ¥”.