
Il contesto generale, tuttavia, rimane negativo soprattutto per via dell’instabilità della situazione politica in Italia, così come pure preoccupano non poco le difficoltà di Atene nell’individuazione di un nuovo leader.
Il contesto generale, tuttavia, rimane negativo soprattutto per via dell’instabilità della situazione politica in Italia, così come pure preoccupano non poco le difficoltà di Atene nell’individuazione di un nuovo leader.
A preoccupare sono anche le incertezze in merito all’evolversi della situazione in Italia, soprattutto dal punto di vista della stabilità politica dopo i rumors sulle dimissioni di Berlusconi, prontamente smentiti dal premier.
Il nuovo calo registrato dalla divisa europea è stato ricondotto in larga parte alla perdita di ottimismo in merito alla possibilità che vada a buon fine l’accordo relativo ad un governo di coalizione in Grecia.
Nel corso della seduta asiatica, infatti, il rialzo segnato dalla divisa europea risulta molto limitato, nonostante contestualmente al taglio dei tassi di interesse siano arrivate delle buone notizie che hanno contribuito ad alleggerire i timori riguardati la situazione in Grecia.
Nonostante il leggero rialzo, tuttavia, la divisa europea resta ancora ben lontana dal livello massimo delle ultime sette settimane a 1,4248 toccato giovedì scorso.
Il lieve calo della divisa europea è stato causato il larga parte dalla ritrovata forza del dollaro, che dopo l’intervento delle autorità giapponesi ha registrato il livello massimo degli ultimi tre mesi nei confronti dello yen, con un rialzo del 4,19% a 79,91/96 yen dai 75,37 yen della precedente chiusura.
Durante il vertice tenuto ieri a Bruxelles, infatti, i capi di Stato dei paesi della zona euro sono riusciti ad arrivare ad un accordo per la svalutazione su base volontaria del 50% dei titoli di Stato greci detenuti dai creditori privati.