Il franco svizzero viene da sempre considerato come una moneta rifugio (o “safe heaven”), un paradiso tranquillo per gli investitori in cui rifugiarsi nelle fasi più turbolente dei mercati finanziari. Quando, però, il sentiment è positivo, la divisa elvetica tende a soffrire, in quanto la richiesta di valute rifugio diminuisce tantissimo. E’ quello che è successo da fine aprile scorso, quando il franco svizzero ha cominciato a deprezzarsi su euro e dollaro in scia all’ottimo andamento delle borse mondiali. Secondo Mig Bank, il franco svizzero è destinato a indebolirsi ancora.
Forex
Euro ai massimi da tre settimane sopra 1,3050 dollari
Nonostante il rallentamento dei mercati finanziari e il minore appetito per il rischio sperimentato negli ultimi giorni, l’euro sembra essere sempre più tonico sui mercati valutari grazie soprattutto all’improvviso crollo generalizzato del dollaro americano e da alcuni complessi meccanismi di correlazione tra le valute. Il tasso di cambio euro/dollaro è salito fino a 1,3060, toccando il massimo più alto delle ultime tre settimane. Il cross Eur/Usd è riuscito a superare la resistenza-chiave di 1,30, che in precedenza aveva giocato un ruolo fondamentale nella tenuta del bearish trend.
Brasile alza i tassi all’8% per frenare l’inflazione
La Banca Centrale brasiliana ha alzato i tassi di interesse all’8%, motivando la propria decisione con la volontà di fermare la crescita dell’inflazione in una fase non particolarmente favorevole per l’economia carioca. Il selic rate è stato così alzato a sorpresa di 50 punti base, dal 7,5% all’8%. Sul mercato internazionale delle valute il real brasiliano si conferma in un trend ribassista molto solido e ai minimi da circa 11 mesi sul dollaro americano. Il tasso di cambio Usd/Brl è salito fino a 2,11.
Euro verso 1,30 dollari dopo improvviso balzo tassi Usa
La giornata di ieri è stata caratterizzata da un brusco incremento dei tassi di interesse a lungo termine negli Stati Uniti, conseguenza diretta del costante miglioramento degli indicatori economici, come dimostrato dai recenti dati sui prezzi delle case e sulla fiducia dei consumatori. Inoltre, gli investitori iniziano a scontare la possibilità di una riduzione del piano di quantitative easing della Fed dagli attuali 85 miliardi di dollari al mese. Diversi membri del Fomc spingono per una diminuzione degli acquisti già a partire da giugno. Sul forex il dollaro è crollato.
Rand sudafricano crolla sui minimi da oltre 4 anni
Per molte valute di paesi emergenti non è un periodo positivo. A mettere in difficoltà le divise di questi paesi è la frenata della Cina, il rallentamento dell’economia globale, il peggioramento dei fondamentali e il calo dei prezzi di numerose commodity. Tra le valute più in sofferenza troviamo il rand sudafricano, che è sceso sui livelli più bassi da marzo 2009 sul dollaro americano dopo che il pil del Sudafrica nel primo trimestre è cresciuto decisamente sotto le attese degli analisti finanziari.
Yen torna a scendere grazie al rimbalzo del Nikkei
Le borse asiatiche si avviano a chiudere la seduta di borsa in territorio positivo. Anche la borsa di Tokyo è in rialzo e ciò dovrebbe rassicurare un po’ gli investitori, che hanno vissuto gli ultimi giorni alle prese con forti turbolenze dovute a importanti prese di beneficio dopo il rally degli ultimi mesi, al balzo dei rendimenti sui bond nipponici decennali e al brusco rallentamento dell’attività manifattturiera in Cina. Sul forex lo yen torna a scendere, dopo aver guadagnato terreno negli ultimi giorni in scia ai ribassi del Nikkei.
Come fare trading su dollaro/yen dopo scivoloni borsa giapponese
La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta con un deciso calo per la borsa di Tokyo. L’indice azionario Nikkei-225 ha perso il 3,2%, evidenziando ancora una volta la difficile fase di mercato per l’equity nipponico, scosso la scorsa settimana dal peggior crollo da oltre due anni che aveva portato l’indice principale della borsa giapponese a perdere il 7,32% in una sola seduta. Sul mercato valutario lo yen si rafforza con instabilità della borsa di Tokyo, anche se il governo nipponico provca a minimizzare i recenti cali.
Yen si rafforza con instabilità della borsa di Tokyo
Sul finire della scorsa settimana il mercato finanziario di Tokyo è finito sotto i riflettori, a causa delle violente vendite che si sono abbattute sulle azioni e i bond. Secondo gli addetti ai lavori si tratta di movimenti tecnici dovuti alla condizione di ipercomprato cronico, che si era formato su borsa e bond giapponesi a seguito del boom delle quotazioni avvenuto negli ultimi mesi. D’altronde l’indice azionario Nikkei era salito dell’80% in 6 mesi, per cui il crollo di oltre sette punti di giovedì scorso appare tutto sommato fisiologico.
Euro trova solida resistenza tra 1,2950 e 1,30 dollari
Sul mercato forex stiamo assistendo a una fase di elevata volatilità, generata dalla confusione sulle strategie di politica monetaria della Fed e dal clamoroso tracollo della borsa giapponese. Con un dollaro in frenata su incertezza piano QE, sul forex l’euro sta provando ad approfittarne per venir fuori dalle “zone pericolose” costituite dai supporti di breve termine di 1,2820 – 1,28 dollari. Stamattina le borse europee hanno rivisto il segno più e ciò sta favorendo anche la moneta unica, in attesa della pubblicazione dell’Ifo tedesco di maggio.
Investitori in cerca di valute rifugio dopo crollo dei mercati
Torna il sentiment di avversione al rischio sui mercati finanziari. Le borse europee hanno bruciato circa 165 miliardi di euro in un solo giorno, mentre la borsa di Tokyo perde il 7% dopo Bernanke e Pmi cinese ai minimi da 7 mesi, registrando la peggiore perdita giornaliera dal 15 marzo 2011. Il crollo dei mercati spinge gli investitori a liquidare bruscamente gli asset più rischiosi e a comprare beni rifugio. Sul mercato forex le richieste maggiori sono giunte per lo yen e il franco svizzero, storicamente considerate “valute rifugio”.