Investire in obbligazioni nel 2011

Gli analisti sono concordi nel ritenere che per i titoli di Stato il 2011 sarà un anno piuttosto difficile, non solo per via della crisi del debito sovrano ma anche ma anche per l’elevato rischio di una crescita dell’inflazione successiva e proporzionale all’andamento della ripresa economica.

Per questo motivo è d’obbligo operare un’attenta diversificazione del proprio portafoglio finanziario, soprattutto se si tratta di grosse somme di denaro. Per piccole somme di denaro, invece, il consiglio degli esperti è quello di includere i titoli di almeno cinque debitori.


In relazione alla scelta dei titoli bisogna spaziare tra quelli di paesi che hanno un elevato grado di affidabilità contrassegnato da una tripla A, come Finlandia, Germania e Francia, fino ad arrivare a quelli che invece hanno solo una singola B, come l’Ucraina.

Come sempre tutto dipende dalla propensione al rischio con cui si intende costruire il proprio portafoglio. Se si tratta di una propensione al rischio bassa o modesta la soluzione è quella di limitare i titoli con il livello minimo di affidabilità (BBB+) e scgliere titoli di durata inferiore ai cinque anni. Per chi vuole andare sul sicuro il consiglio è di scegliere titoli di durata biennale di debitori ad elevata affidabilità.

Chi sceglie una propensione al rischio alta, invece, può optare per i titoli di Stato americani, in quanto nel corso dei prossimi mesi è atteso un apprezzamento del biglietto verde nei confronti dell’euro, trainato da un miglioramento dell’economia americana e dall’avvicinarsi delle elezioni presidenziali previste per novembre 2012. Un investimento di questo tipo, tuttavia, è molto rischioso in quanto se le previsioni dovessero rivelarsi errate si avrebbero perdite piuttosto importanti.