
In questo caso il rendimento che si prevede di poter intascare è pari al 7%, ben più elevato rispetto al 2,4% prospettato dalla composizione del portafoglio a basso rischio.
In questo caso il rendimento che si prevede di poter intascare è pari al 7%, ben più elevato rispetto al 2,4% prospettato dalla composizione del portafoglio a basso rischio.
In questo caso, in particolare, il 41,5% del proprio portafoglio deve essere investito in titoli italiani con scadenza 2013, in particolare il 21,1% su Btp e il 20,4% su Cct, una scelta dettata dalla convinzione che l’Italia sia uno dei paesi europei che presenta il miglior compromesso tra rischio limitato e rendimento.
Una considerevole parte degli esperti del settore, tuttavia, ha messo in guardia gli investitori, avvertendo che si tratta di un fenomeno di breve durata.
I future sono tra gli strumenti più utilizzati per investire nelle materie prime, tuttavia gli esperti sono concordi nel ritenere che siano adatti soprattutto agli investitori finanziari e agli speculatori.
Secondo alcuni analisti, tuttavia, anche nel corso del 2011 si verificherà una situazione analoga, a determinarla saranno alcuni fattori chiave.
Come al solito l’andamento dei prezzi e delle compravendite dipenderà da tre importanti fattori: l’andamento dei tassi di interesse, in quanto una loro eventuale salita andrebbe a determinare un mutamento della composizione della domanda, ossia un incremento degli investitori e un decremento di coloro che acquistano un immobile semplicemente per abitarci; l’andamento dell’occupazione, in quanto la vendita degli immobili cresce proporzionalmente all’aumento dell’occupazione e alla diminuzione dei lavoratori precari; l’instabilità politica, in quanto si ritiene che per motivazioni di carattere psicologico nel periodo antecedente le elezioni diminuiscono le compravendite di immobili.
Per questo motivo è d’obbligo operare un’attenta diversificazione del proprio portafoglio finanziario, soprattutto se si tratta di grosse somme di denaro. Per piccole somme di denaro, invece, il consiglio degli esperti è quello di includere i titoli di almeno cinque debitori.
Su mercati europei, dunque, complessivamente sono soltanto due i settori che mostrano un trend negativo, quindi il 70% dei titoli quotati sono in territorio positivo.
Essendo dei contratti standard, dunque, i futures non possono essere modificati dalle parti che con l’acquisto del contratto si impegnano ad acquistare l’attività sottostante secondo il prezzo e la scadenza prestabilita. Le attività sotostanti dei futures possono essere di vario tipo, a partire dalla materie prime fino ad arrivare alle attività finanziarie, passando per le valute e gli indici di Borsa.