Investire su internet con il trading online

Secondo una recente indagine la volatilità dei mercati finanziari ha giovato non poco ai broker online, che nel corso dell’ultimo anno hanno registrato un notevole incremento del loro tasso di attività.

In media la crescita delle compravendite sui mercati regolamentati tramite internet ha registrato un incremento del 20% mentre la crescita dell’operatività sui mercati non regolamentati è stata ben più sostanziosa, arrivando addirittura a toccare per alcuni operatori un incremento del 40%.

Composizione portafoglio ad alto rischio

Per coloro che sono disposti a rischiare pur di tentare di intascare un rendimento piuttosto elevato la ricetta del portafoglio ad alto rischio viene fornita per CorrierEconomia dagli analisti della società milanese di private banking Augustum Opus, presieduta da Giuliano Cesareo.

In questo caso il rendimento che si prevede di poter intascare è pari al 7%, ben più elevato rispetto al 2,4% prospettato dalla composizione del portafoglio a basso rischio.

Composizione portafoglio a basso rischio

Per chi vuole investire limitando al massimo i rischi derivanti dalle turbolenze del mercato la ricetta per la composizione di un portafoglio a basso rischio viene fornita per CorrierEconomia da Gianluca La Calce, general manager di Fideuram am.

In questo caso, in particolare, il 41,5% del proprio portafoglio deve essere investito in titoli italiani con scadenza 2013, in particolare il 21,1% su Btp e il 20,4% su Cct, una scelta dettata dalla convinzione che l’Italia sia uno dei paesi europei che presenta il miglior compromesso tra rischio limitato e rendimento.

Investimenti nelle energie rinnovabili in costante crescita

Le fonti rinnovabili rappresentano senza dubbio il futuro del settore energetico, a sostenerlo non solo gli esperti ma anche i mercati finanziari. Secondo l’ultimo rapporto Bloomberg, infatti, nel corso degli ultimi tre anni le fonti rinnovabili hanno mosso investimenti maggiori rispetto a quelle convenzionali. Se si considera solo il 2010, in particolare, gli investitori hanno puntato sulle energie rinnovabili ben 243 miliardi di dollari, ossia il 30% in più rispetto al 2009.

Una considerevole parte degli esperti del settore, tuttavia, ha messo in guardia gli investitori, avvertendo che si tratta di un fenomeno di breve durata.

Come investire nelle materie prime

Investire nelle materie prime rappresenta un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio di investimenti in quanto il loro valore dovrebbe essere indipendente rispetto all’andamento dei mercati azionari e obbligazionari, per cui riservare una parte del proprio budget ad investimenti di questo tipo significa porsi al riparo da eccessivi rischi.

I future sono tra gli strumenti più utilizzati per investire nelle materie prime, tuttavia gli esperti sono concordi nel ritenere che siano adatti soprattutto agli investitori finanziari e agli speculatori.

Previsioni prezzo oro 2011

Il 2010 è stato senza dubbio un anno molto importante per l’oro e più in generale per tutti i metalli preziosi. Il metallo giallo, infatti, nel corso dell’anno appena trascorso ha beneficiato soprattutto dell’incertezza e dell’instabilità dei mercati finanziari, circostanza che ha spinto sempre più investitori a puntare alle cosiddette valute rifugio.

Secondo alcuni analisti, tuttavia, anche nel corso del 2011 si verificherà una situazione analoga, a determinarla saranno alcuni fattori chiave.

Previsioni prezzi e andamento vendite immobili 2011

Secondo alcuni esperti del settore interpellati da CorrierEconomia, nel 2011 il mercato del mattone non subirà grandi scossoni rispetto all’anno appena trascorso.

Come al solito l’andamento dei prezzi e delle compravendite dipenderà da tre importanti fattori: l’andamento dei tassi di interesse, in quanto una loro eventuale salita andrebbe a determinare un mutamento della composizione della domanda, ossia un incremento degli investitori e un decremento di coloro che acquistano un immobile semplicemente per abitarci; l’andamento dell’occupazione, in quanto la vendita degli immobili cresce proporzionalmente all’aumento dell’occupazione e alla diminuzione dei lavoratori precari; l’instabilità politica, in quanto si ritiene che per motivazioni di carattere psicologico nel periodo antecedente le elezioni diminuiscono le compravendite di immobili.

Investire in obbligazioni nel 2011

Gli analisti sono concordi nel ritenere che per i titoli di Stato il 2011 sarà un anno piuttosto difficile, non solo per via della crisi del debito sovrano ma anche ma anche per l’elevato rischio di una crescita dell’inflazione successiva e proporzionale all’andamento della ripresa economica.

Per questo motivo è d’obbligo operare un’attenta diversificazione del proprio portafoglio finanziario, soprattutto se si tratta di grosse somme di denaro. Per piccole somme di denaro, invece, il consiglio degli esperti è quello di includere i titoli di almeno cinque debitori.

Settori su cui investire nel 2011

A pochissimi giorni dalla fine del 2010 il bilancio annuale vede premiati sul mercato europeo il settore dell’auto (+50%), il settore industriale (+33%), i beni personali (+26%), il comparto dei viaggi (+24%), le materie base (+24%) e il settore della chimica (+22,5%), mentre tra i più deboli troviamo il settore bancario (-9%) e quello delle utilities (-9%).

Su mercati europei, dunque, complessivamente sono soltanto due i settori che mostrano un trend negativo, quindi il 70% dei titoli quotati sono in territorio positivo.

Cosa sono i futures

I futures sono contratti a termine la cui principale caratteristica è quella di essere standard, quindi possono essere facilmente negoziati in Borsa, a differenza di quelli personalizzati che invece non possono essere scambiati sul mercato.

Essendo dei contratti standard, dunque, i futures non possono essere modificati dalle parti che con l’acquisto del contratto si impegnano ad acquistare l’attività sottostante secondo il prezzo e la scadenza prestabilita. Le attività sotostanti dei futures possono essere di vario tipo, a partire dalla materie prime fino ad arrivare alle attività finanziarie, passando per le valute e gli indici di Borsa.