
Proprio questi ultimi si ritrovano praticamente spiazzati in questo momento, non sapendo come muoversi per investire i propri soldi nelle energie rinnovabili dell’azienda di proprietà di Enel.

Proprio questi ultimi si ritrovano praticamente spiazzati in questo momento, non sapendo come muoversi per investire i propri soldi nelle energie rinnovabili dell’azienda di proprietà di Enel.

Gli investitori interessati a sottoscrive azioni del colosso delle energie rinnovabili di proprietà di Enel potranno farlo da oggi fino al 29 ottobre. L’investimento minimo ammonta a 3.600 euro, ossia un minimo di 2.000 azioni ad un prezzo compreso tra 1,8 e 2,1 euro per azione.

Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio quali sono le migliori occasioni che si presentano in Italia. Sul fronte dei prestiti societari vanno segnalati senza dubbio i bancari, dove in cima alla lista compare l’obbligazione con scadenza febbraio 2015 di Banca Monte dei Paschi di Siena che offre una cedola del 3,40%

Per evitare rischi derivanti da un eventuale calo della moneta unica europea, dunque, bisogna includere nel proprio portafoglio titoli emessi in valute diverse dall’euro, tra cui dollari, franchi svizzeri e valute dei paesi nordici.

La diversificazione, inoltre, consente di seguire i consigli di più esperti. Alcuni di questi, infatti, ritengono che una buona idea sia quella di depositare buona parte dei propri risparmi preso conti deposito che, sebbene riconoscano dei rendimenti piuttosto esigui, consentono di avere sufficiente liquidità a disposizione per poter cogliere eventuali opportunità di investimento.

Basti pensare che le richieste degli investitori in questo periodo sono di una portata tale da aver “costretto” numerose banche ad aprire caveau che erano ormai chiusi dagli anni ’90, una corsa che venerdì scorso ha portato il prezzo del metallo giallo al nuovo massimo di 1.320,0 dollari l’oncia.

Ma il metallo giallo non è l’unico tipo di investimento che promette grandi profitti, secondo gli esperti non è affatto da trascurare la possibilità di investire in argento e in platino, così come pure nei prodotti agricoli. L’esempio più eclatante a riguardo arriva dal grano, basti pensare che da inizio anno il prezzo dell’oro ha registrato una crescita complessiva del 18%, quello del grano addirittura del 40%.

Uno dei tanti modi utilizzati per far fronte a questi enormi finanziamenti da parte degli stati è stampare molta moneta emettendo titoli di debito pubblico, che dovrebbe aumentare il riavvio dell’inflazione, cosi da poter indurre la svalutazione del dollaro.

Come sempre il primo punto da seguire è di essere sempre cauti con gli investimenti, infatti e meglio sempre aspettare una caduta del prezzo quando un bene come le materie prime ha fatto una salita notevole.
Pensate ha chi ha acquistato petrolio nel 2008 massimi storici di dollari al barile, 175 dollari circa, oggi ne sta risentendo, infatti nel giro di due anni ha avuto una perdita intorno ai 100 dollari, che corrispondeva ai 125 dollari del 2009 di perdita.

L’oro ha avuto una stagione di rialzo avvenuta durante gli anni settanta con il valore del oro a quota 824 dollari l’oncia, a spingerlo in alto era stata una serie di fattori tra cui l’inflazione elevata, con inflazione a doppie cifre, il caro petrolio che era arrivato alle stelle, siccome i paesi arabi avevano messo un embargo contro gli stati che davano supporto a quello d’Israele.