Scegliere la scadenza dei titoli di Stato

Come tutti già sanno i rendimenti dei titoli di Stato variano in base alla scadenza, ne deriva quindi che la durata di questi titoli assume un’importanza fondamentale nell’ambito della scelta che l’investitore si trova a dover effettuare.

A riguardo occorre sottolineare che la crisi che sta interessando l’Europa e i timori su un possibile effetto contagio a danno dell’Italia hanno fatto lievitare i rendimenti dei Btp su tutte le principali scadenze in media dell’1% circa.


Nello scegliere i titoli di Stato su cui investire è bene tener presente che non sempre il rendimento cresce con l’allungamento della durata, anzi, in momenti di forte tensione finanziaria ed economica può addirittura accadere il contrario. L’esempio è dato dai titoli di Stato della Grecia, dove il rendimento dei titoli con scadenza biennale ha raggiunto il picco massimo del 44% contro il 18% di quelli decennali.

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Restringendo il campo ai titoli di Stato italiani, secondo gli analisti al momento dal punto di vista della scadenza i più interessanti sul fronte del rapporto rischio-rendimento sono i Btp a 5 anni, che offrono una cedola lorda del 4,32% contro il 3,20% dei Btp a due anni, il 3,81% dei Btp a tre anni e il 5,16% dei Btp a dieci anni.

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In poche parole la scadenza a cinque anni risulta essere la scelta migliore in quanto anche nell’ipotesi in cui dovesse verificarsi un notevole aumento dei tassi di interesse la perdita del conto capitale dovuta a tale rialzo sarebbe molto contenuta. Inoltre i titoli di Stato italiani con scadenza a cinque anni offrono un rendimento di tutto rispetto e molto vicino alla cedola offerta due mesi fa dai Btp a dieci anni.