Titoli borsa italiana favoriti nel 2012 secondo le previsioni

Secondo le previsioni degli analisti, nel corso del 2012 continuerà la progressiva ripresa delle quotazioni di Piazza Affari registrata nel corso degli ultimi mesi del 2011, complice il miglioramento della percezione del rischio in merito alla crisi del debito sovrano, le misure del nuovo governo accolte positivamente in sede europea e i segnali economici favorevoli provenienti soprattutto dagli USA.

PREVISIONI ZONA EURO 2012 SECONDO INTERMONTE

Tra i sostenitori di questa tesi figura Marco Cristofori, alla guida della ricerca azionaria di Centrobanca, che in un articolo pubblicato su CorrierEconomia cita i titoli che, secondo Centrobanca, hanno il miglior potenziale di rialzo nel corso del 2012, compreso tra il 10% e il 20% rispetto alle quotazioni attuali.

ACQUISTO AZIONI PRYSMIAN CONSIGLIATO DA EQUITA

Tra questi figurano: Astaldi nel settore cementifero con un target price a 6,55 euro rispetto ai 5,63 euro oggetto del prezzo di mercato; nel settore finanziario Credem e Banca Generali con un target price rispettivamente di 4,15 euro (prezzo di mercato 3,83 euro) e 10,05 euro (prezzo di mercato 8,81 euro); nel settore industriale Pirelli, Prysmian e Sogefi, rispettivamente con un target price di 8,70 euro (7,62 euro prezzo di mercato), 14,90 euro (12,17 prezzo di mercato) e 3,00 euro (2,22 prezzo di mercato); nel settore delle utilities Terna, con un target price a 3,15 euro contro il 2,74 euro del prezzo di mercato; nel settore del lusso Luxottica, con un target price a 27,50 euro rispetto al 25,07 euro del prezzo di mercato.

Il listino milanese dall’inizio dell’anno ad oggi ha registrato una crescita del 7% circa. Quelli sopra citati, dunque, sono i titoli su cui, secondo gli analisti di Centrobanca, vale la pena puntare alla luce del loro potenziale di rialzo, anche se non vengono esclusi potenziali rischi che non si può non tenere in considerazione, tra cui figura in primo piano il rischio recessione individuato da Fondo monetario internazionale, che prevede un calo del Pil in Italia del 2,2% nel 2012 e dello 0,9% nel 2013.