Aumento di capitale Bpm sempre più probabile

Nonostante a fine marzo l’aumento di capitale Bpm è stato bocciato dal Cda, nel corso degli ultimi giorni si è notevolmente rafforzata l’ipotesi che la Banca Popolare di Milano decida di procedere ad una ricapitalizzazione.

Fondamentali a riguardo sono state le parole del vice presidente Graziano Tarantini, che nel corso di un’intervista rilasciata pochissimi giorni fa non ha escluso la possibilità che si decida di lanciare un aumento di capitale, pur sottolineando che l’ipotesi di una ricapitalizzazione non è l’unica via che si può percorrere per rafforzare il patrimonio.


Le ultime indiscrezioni di stampa, tuttavia, parlano di un aumento di capitale sicuro e danno per certa una riunione che si terrà oggi tra i vertici dell’istituto milanese e la vigilanza della Banca d’Italia, durante la quale verrà discussa proprio la ricapitalizzazione di Bpm, che secondo i rumors sarà attuata entro giugno e avrà un ammontare fino ad un miliardo di euro. L’ammontare totale, tuttavia, dipenderà in larga parte dalla quantità di accantonamenti che Bankitalia deciderà per Bpm.

A Piazza Affari la quotazione Bpm risente delle indiscrezioni su un probabile aumento di capitale e intorno alle 11:00 circa segna una flessione di oltre due punti percentuali a quota 2,582 euro. Le ragioni dell’andamento negativo del titolo sono legate soprattutto alle preoccupazioni degli investitori, in quanto secondo una stima se Bpm dovesse lanciare un aumento di capitale da 800 milioni si avrebbe una diluizione dell’utile per azione del 45% circa, a fronte di un indice di solidità patrimoniale intorno al 7,5%.