
A riguardo il Cda ha comunicato che nel corso della prossima riunione, fissata per il 12 maggio prossimo, verrà convocata per l’ultima settimana di giugno l’assemblea dei soci, che sarà chiamata a deliberare il suddetto aumento di capitale da attuarsi mediante emissione di nuove azioni che verranno offerte in opzione agli azionisti e ai portatori di obbligazioni convertibili.
L’obiettivo dell’aumento di capitale e delle altre misure destinate al rafforzamento patrimoniale, si legge nella nota, è quello di riuscire ad arrivare a detenere entro il 2013 un core Tier 1 capital del 9,8%.
Banca Popolare di Milano, nel comunicato tramite il quale ha annunciato l’aumento di capitale, ha anche spiegato che la decisione di procedere in tal senso è stata presa a seguito del giudizio espresso dalla Banca d’Italia, le cui valutazioni ispettive si sono concluse con un giudizio parzialmente sfavorevole. Nel corso della sua indagine, infatti, l’istituto guidato da Mario Draghi ha rilevato degli aspetti piuttosto critici connessi agli assetti tecnico-organizzativi, ai presidi di controllo, alla governance e alla struttura del Gruppo, chiedendo pertanto a Bipiemme di adottare le misure idonee a risolvere tali “profili di criticità”.
L’aumento di capitale di Banca Popolare di Milano, dunque, si colloca a pieno titolo tra le ricapitalizzazioni delle banche italiane 2011, nonostante l’adozione di tale misura è stata bocciata dallo stesso Cda alla fine di marzo.
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