Fiat ipotesi sentenza sfavorevole su Chrysler

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A Piazza Affari nel corso della seduta odierna il titolo Fiat viaggia in territorio negativo segnando a circa un’ora dall’apertura della seduta una flessione di oltre un punto e mezzo percentuale a 4,726 euro.

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo sono soprattutto le ultime dichiarazioni del giudice della corte del Delaware, Donald Parsons, chiamato ad esprimersi sul contenzione tra Fiat e Veba (il fondo Uaw – United Auto Workers) in merito alla call option.


Nel corso dell’ultima udienza, infatti, Parsons avrebbe affermato di propendere per la valutazione del Veba, ovvero per un valore di almeno 342 milioni di dollari della quota detenuta dal sindacato nella casa automobilistica americana. Se la pronuncia dovesse realmente essere a favore dello Uaw, Fiat potrebbe dover pagare più dei 139,7 milioni di dollari offerti per esercitare la call option e acquistare una quota del 3,3% di Chrysler in mano al Veba.

Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa, il lingotto sarebbe già in trattative avanzante con un gruppo di banche per ottenere un finanziamento per l’acquisto del 100% di Chrysler. Tra queste ci sarebbero JPMorgan, Bank of America, Merrill Lynch e Deutsche Bank. Nelle scorse settimane Sergio Marchionne ha invece più volte escluso la possibilità che si decida di ricorrere ad un aumento di capitale per finanziare tale operazione.

Una volta entrata in possesso del 100% della casa automobilistica americana, Fiat potrà procedere alla fusione, con possibile quotazione in Borsa negli Stati Uniti della nuova società, una decisione quest’ultima derivante soprattutto dai minori costi di rifinanziamento negli Stati Uniti.