Il titolo Fiat ha chiuso la settimana di contrattazioni in borsa a Piazza Affari in maniera molto positiva. L’intera settimana ha avuto dei buoni momenti e l’ultima giornata di contrattazione ha portato il titolo della casa automobilistica torinese a guadagnare lo 0,76%. Il livello delle azioni raggiunge quindi i 5,315 euro. Per comprare un’azione dell’azienda torinese è necessario versare questa cifra.
Chrysler
Vendite titoli Fiat a causa dei dubbi di Ubs
La società di analisi svizzera Ubs ha sollevato diversi dubbi sulla fusione tra i due colossi dell’automobilismo Fiat e Chrysler, provocando un pensante smottamento dei titoli in borsa dell’azienda torinese. Gli esperti di Ubs hanno infatti letteralmente bocciato il titolo azionario della Fiat, provocando panico e ulteriori dubbi tra gli azionisti di Piazza Affari.
Fiat ipotesi sentenza sfavorevole su Chrysler
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Ad influire negativamente sull’andamento del titolo sono soprattutto le ultime dichiarazioni del giudice della corte del Delaware, Donald Parsons, chiamato ad esprimersi sul contenzione tra Fiat e Veba (il fondo Uaw – United Auto Workers) in merito alla call option.
Ritorno in Borsa Chrysler tra fine 2012 e inizio 2013
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Fiat aumenta partecipazione in Chrysler al 58,5%
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A fronte del raggiungimento di tale obiettivo, dunque, la partecipazione di Fiat in Chrysler è stata incrementata con effetto immediato del 5%, passando così al 58,5%, mentre il rimanente 41,5% rimane nella mani di VEBA.
Bilancio Fiat Spa secondo trimestre 2011
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L’utile della gestione ordinaria è risultato pari a 525 milioni di euro. Se si esclude il contributo di 150 milioni di euro registrato da Chrysler a giugno, l’utile della gestione ordinaria risulta in crescita del 22% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il margine sui ricavi è stato del 3,8%, rispetto al 3,3% del secondo trimestre del 2010.
Fiat acquisto quota governativa Chrysler entro luglio
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Secondo quanto riportato da Automotive News, in particolare, Fiat avrebbe intenzione di esercitare il prima possibile, probabilmente già entro la fine di luglio, l’opzione e di acquistare quelle che sono le attuali partecipazioni del governo statunitense, pari complessivamente al 6,6% di Chrysler, nonchè l’1,7% nelle mani del governo canadese.
Conti Chrysler in bilancio Fiat dal 1° giugno 2011
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Chrysler ha infatti completamente rimborsato i prestiti ricevuti dal governo, condizione a cui era subordinata la salita al 46% di Fiat nella casa di Detroit. A Piazza Affari la quotazione Fiat beneficia delle dichiarazioni di Marchionne e segna in tarda mattinata un rialzo di quasi tre punti percentuali a quota 7,1 euro.
Quotazione Fiat in rialzo dopo trimestrale Chrysler
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Nel corso del periodo compreso tra gennaio e marzo 2011, infatti, la casa automobilistica americana ha realizzato un utile netto pari a 116 milioni di dollari, rispetto alla perdita di 197 milioni di dollari registrata nello stesso periodo dello scorso anno, e ricavi in crescita a 13,1 miliardi di dollari.
Ipo Chrysler possibile slittamento al 2012
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Il ritorno in Borsa di Chrysler, infatti, ha spiegato Marchionne, non dipende solo dalle condizioni di mercato ma anche da altri due importati fattori: l’esigenza del Veba (il fondo che si occupa dell’assistenza sanitaria dei pensionati Chrysler e che al momento detiene il 63,5% del capitale della casa automobilistica) di monetizzare il proprio investimento e le eventuali necessità di fondi della Chrysler stessa.