
Azioni simbolo del made in Italy da comprare secondo gli analisti

Perissinotto, ricordiamo, ha sempre escluso che la compagnia avesse bisogno di un aumento di capitale per rafforzare i coefficienti patrimoniali ed essere in possesso delle risorse necessarie quando nel 2014 il finanziere ceco Petr Kelner eserciterà l’opzione di vendita sul 49% della joint venture in Europa orientale.
Ad influire negativamente è stata la notizia dell’uscita del titolo Telecom Italia dall’indice Stoxx 50 a partire da lunedì 18 giugno. Questo, come hanno spiegato gli analisti, implica che molti fondi o Etf che replicano gli indici sono costretti a cedere azioni Telecom Italia e ad acquistare i titoli del nuovo entrante per adeguarsi alla composizione del nuovo paniere.
Ad accendere i riflettori su questa eventualità è stata prima la conversione delle azioni di risparmio Fiat e Fiat Industrial in azioni ordinarie e poi l’annuncio di John Elkann, presidente di Exor, che ha parlato della possibilità di trasformare in ordinarie le azioni privilegiate e di risparmio della società, anche se una decisione definitiva a riguardo probabilmente non sarà presa entro breve.
Già prima della conferma definitiva gli analisti avevano espresso parere favorevole in merito a tale cessione, soprattutto per Eni.
Attraverso apposito comunicato stampa diffuso stamane, in particolare, Edizione ha fatto sapere di aver confermato all’emittente l’avvenuto deposito e la disponibilità delle somme per il pagamento del corrispettivo di tale procedura congiunta sul conto corrente vincolato di immediata liquidità aperto presso Cassa di Risparmio del Veneto.
L’FSI, in particolare, rileverà l’intera quota detenuta attualmente da Finmeccanica in occasione dell’Ipo, che include anche un aumento di capitale, finalizzata alla quotazione in Borsa di Avio, in modo tale da arrivare così a detenere una quota complessiva pari al 15%. A fronte di tale cessione, dunque, Finmeccanica intascherà un corrispettivo pari al prezzo del collocamento.
La proposta, oltre ad escludere la possibilità del riconoscimento di un premio per gli azionisti poiché la riduzione di costi sarebbe minima, prevede anche che una volta conclusa l’operazione le azioni della nuova entità derivante dalla fusione verrebbero quotate a Wall Street.
Nonostante il calo, nella maggior parte dei casi gli analisti hanno un giudizio positivo sul titolo, consigliando di fatto l’acquisto delle azioni. Nessuno dei 12 analisti che seguono il titolo, infatti, consiglia di vendere.