Trimestrale Eni gennaio marzo 2012

Il colosso del cane ha sei zampe ha comunicato i risultati realizzati nel corso del primo trimestre dell’anno, archiviato con ricavi in crescita del 16,3% a 33,47 miliardi di euro, un utile operativo in aumento del 21,2% a 6,83 miliardi di euro e un utile operativo adjusted in crescita del 26,5% a 6,45 miliardi

In crescita anche l’utile netto, che ha addirittura registrato un incremento del 42% a 3,62 miliardi di euro, mentre l’utile netto adjusted ha segnato un rialzo del 13% a 2,48 miliardi di euro.

DIVIDENDO ENI 2012 ESERCIZIO 2011

Al contempo, inoltre, Eni è riuscita a ridurre il suo livello di indebitamento, che a fine marzo si è attestato a 27,42 miliardi di euro dai 28,03 miliardi di euro registrati alla fine di dicembre 2011.

Contestualmente alla diffusione dei risultati registrati nel corso del periodo compreso tra gennaio e marzo, il management ha anche fornito alcune indicazioni in merito alle previsioni relative all’esercizio in corso sul fronte degli investimenti, comunicando di prevedere un livello di spending sostanzialmente in linea rispetto al 2011, quando ricordiamo furono spesi 13,44 miliardi per investimenti tecnici e 0,36 miliardi per investimenti finanziari.

ACCORDO ENI-GOVERNO E POSSIBILE DIVIDENDO IN AZIONI

Tali investimenti, ha precisato il management, riguarderanno soprattutto la prosecuzione dell’esplorazione per accertare il potenziale delle recenti scoperte in Mozambico, Norvegia, Ghana e Indonesia e le attività di ottimizzazione dei giacimenti. Altre iniziative di investimento avranno a che fare con il potenziamento delle reti di trasporto e distribuzione del gas, con il completamento del progetto EST nella raffinazione e con potenziamenti nella petrolchimica.

La diffusione della trimestrale, nonostante evidenzi dati più che positivi, non è riuscita a risollevare l’andamento del titolo a Piazza Affari, che stamane poco dopo l’apertura della seduta segna una flessione dello 0,12% a 16,56 euro.