Mario Draghi rafforza ancora l’euro

Mario Draghi è senza dubbio uno dei punti cardine del rapporto tra la valuta americana e quella europea. L’euro infatti continua ad essere più forte del dollaro in maniera netta, toccando i massimi a quasi 2 anni. Un andamento che dura ormai da settimane e che è stato consolidato nei giorni scorsi proprio dalle parole del presidente della BCE.

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Macron spinge l’euro sul dollaro: basta?

Macron spinge l’euro sul dollaro: basta questo per mantenere l’euro a livelli accettabili di competitività sul mercato valutario e generale? Il neoeletto presidente francese è un sostenitore della valuta europea sebbene insista che gli equilibri debbano essere rivisti: la sua è una politica economica che guarda al futuro e che vuole mettere un punto all’incertezza.

Stimoli Bce: euro in risalita

Successivamente al crollo di cinque centesimi della scorsa settimana, e in virtù delle misure di politica monetaria lanciate dalla Banca centrale europea, l’euro ha ripreso quota. La moneta unica europea vive una fase di ripresa.

Tensioni nel cross Eur/Dkk

Le inversioni di rischio a un mese delta-25 dell’EUR/DKK hanno avviato la settimana con un lieve rialzo, dal momento che il complesso EUR è preparato a una correzione dopo il crollo di cinque centesimi della scorsa settimana.

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Operatori finanziari, peggioramento del ‘sentiment’

Gli operatori finanziari fanno registrare un peggioramento del ‘sentiment’. Il clima, infatti, è cupo. I dati provenienti dalla Germania, le tensioni geopolitiche, le notizie provenienti dall’Isis, dal Nord della Corea, il voto di fiducia della Grecia, nonché il dilagare dell’Ebola sono alcuni tra i motivi più pesanti di questo trend negativo che serpeggia tra i mercati.

Euro in leggera ripresa

Questa mattina, l’Euro ha fatto registrare una lieve ripresa. La moneta unica europea è salita toccando quota 1,2650 dollari. La Bce, nella giornata di ieri, aveva fissato il cambio con il biglietto verde a 1,2603.