
Nonostante questa premessa, gli analisti della banca d’affari USA hanno espresso parere positivo su alcuni titoli quotati a Piazza Affari, sottolineando al contempo che la Borsa italiana dallo scorso autunno ha registrato un guadagno del 25% circa.
Nonostante questa premessa, gli analisti della banca d’affari USA hanno espresso parere positivo su alcuni titoli quotati a Piazza Affari, sottolineando al contempo che la Borsa italiana dallo scorso autunno ha registrato un guadagno del 25% circa.
A riguardo, in particolare, gli analisti di Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le previsioni per l’esercizio 2012 stimando ricavi pari a 8,19 miliardi dagli 8,11 miliardi della precedente stima, un risultato operativo pari a 479 milioni di euro contro i precedenti 452 milioni di euro e un utile per azione di 1,43 euro, in aumento rispetto agli 1,33 euro della precedente stima.
Al momento, soprattutto in considerazione di quelli che sono stati i risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2011, gli analisti stimano un dividendo per azione pari a 0,15 euro, ossia in calo rispetto agli 0,17 euro per azione distribuiti lo scorso anno in relazione all’esercizio 2010.
In particolare, secondo gli esperti della banca USA, Terna offre un potenziale rendimento più elevato, ossia del 7,5% contro il 6,6% di Snam, quest’ultima tuttavia presenta un maggiore potenziale di crescita.
Secondo gli analisti di Piazzetta Cuccia, in particolare, Cairo Communication riuscirà a realizzare un’ottima performance nel corso del 2012, a farlo pensare è soprattutto il trend positivo registrato nel corso dell’ultimo trimestre 2011 e i risultati record con cui è stato archiviato l’intero esercizio, nonché i primi dati relativi alla prima parte del 2012.
Tale cedola, dunque, equivale ad un esborso complessivo pari a circa 25 milioni di euro. Il dividendo sarà messo in pagamento il 24 maggio prossimo, con stacco della cedola il giorno 21 dello stesso mese.
Secondo gli analisti, dunque, questi risultati, salvo l’eventuale presenza di tensioni sul lato dei crediti commerciali, dovrebbero consentire la distribuzione agli azionisti di un dividendo pari a 0,54 euro per azione, ossia in linea con le attese, che parlavano di un rendimento intorno al 6,7%.
Il gruppo, infatti, risulta molto esposto a questi fattori, come dimostra il crollo registrato dal titolo nel periodo che va da giugno a settembre 2011, quando a causa dell’aumento dello spread BTP-Bund e dell’intensificarsi dei timori sulla crisi del debito sovrano, nonché dei timori in merito a possibili interventi di carattere fiscale da parte del governo, il titolo è passato dagli oltre 15 euro di giugno ai poco più di nove euro di settembre.
Ad affermarlo è stato l’amministratore delegato del gruppo, Giovanni Castellucci, che ha quindi confermato l’intenzione dell’azienda di investire in Italia gran parte del suo cash flow, in modo tale da incrementare ulteriormente la capacità della rete autostradale.
La crescita, tuttavia, non ha riguardato in maniera omogenea tutti i titoli quotati, in quanto se da un lato alcuni hanno registrato rialzi a doppia o addirittura a tripla cifra, dall’altro ci sono ancora titoli che continuano a viaggiare in rosso.