Dollaro debole dopo decisione Fed

Dopo essere rimasto stabile in attesa della decisione della Federal Reserve in relazione alle misure da inserire all’interno del pacchetto di stimoli monetari, stamane il dollaro si mostra debole sia nei confronti dell’euro, raggiungendo i livelli minimi degli ultimi dieci mesi, che dello yen, in questo caso raggiungendo livelli vicinissimi ai minimi storici.

Ma del resto il calo del dollaro dopo l’ufficializzazione della decisione della Federal Reserve era più che atteso, così come pure è risultata conforme alle previsioni la decisione presa dalla banca centrale al termine della riunione di ieri.

Dollaro stabile in attesa decisione Fed

La posizione stabile del dollaro a detta degli analisti dovrebbe rimanere pressoché invariata almeno fino alle 19:15 di oggi, quando al termine della riunione della Federal Reserve verranno rese note le tanto attese decisioni inerenti al pacchetto di stimoli monetari.

Secondo Adrian Schmidt, strategist per i cambi per Lloyds Banking Group, nonostante l’incertezza in merito ai dettagli della decisione presa dalla Fed, alla fine l’allentamento quantitativo avrà come conseguenza rendimenti più bassi e quindi una flessione nel lungo periodo.

Dollaro recupera sullo yen, il Giappone promette di intervenire

Lieve recupero sulla piazza asiatica per il dollaro che riesce a recuperare terreno nei confronti dello yen raggiungendo la soglia degli 80 dopo essere calato a 79,75.

Nonostante il leggero recupero il governo giapponese si è detto insoddisfatto dell’andamento del mercato dei cambi e per questo ha fatto sapere di essere pronto ad intervenire nuovamente mediante apposite misure volte a fermare l’apprezzamento della valuta nipponica. Il ministro delle finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha infatti ancora una volta ribadito che il Giappone è pronto ad intervenire sul mercato valutario qualora ciò fosse assolutamente necessario.

Euro in flessione sul dollaro, forte sul franco svizzero

Dopo l’allungo di ieri sostenuto dalle revisioni al rialzo del Pil da parte del governo tedesco, l’euro stamane torna a perdere terreno nei confronti del dollaro, mantenendo però ancora un buon livello nel cambio con il franco svizzero. Nessuna variazione di rilievo si registra nel cambio con la sterlina, anche se gli analisti sono certi che le cattive notizie relative alla situazione economica del Regno Unito entro breve inizieranno ad avere ripercussioni negative sul mercato valutario.

Nel frattempo gli occhi sono tutti puntati sul G20 in Corea del Sud che avrà come tema centrale proprio quello delle politiche valutarie. Inutile dire che l’andamento del mercato sarà notevolmente influenzato dal vertice, il timore degli esperti è che si avranno delle conseguenza negative nel caso in cui i rappresentati dei vari paesi non riusciranno ad arrivare ad un accordo che consenta di adottare un orientamento comune in merito alla gestione del mercato e alla politica dei cambi.

Euro in salita dopo aumento stime Pil Germania

L’euro segna un balzo in avanti dopo la diffusione delle nuove stime del Governo tedesco sulla crescita del Pil per il 2010. Poco dopo le undici il cambio euro dollaro è a 1,4022, il cambio euro sterlina a 0,8874 e il cambio euro yen a 113,57.

Dopo il calo registrato ieri, il dollaro stamane ha manifestato un leggero recupero favorito dalle ricoperture e dalle dichiarazioni di Timothy Geithner, segretario al Tesoro Usa, che ha parlato di un sostanziale allineamento delle principali valute.

Dollaro in calo dopo il rialzo causato dalla Cina

Dopo essere salito oltre l’1,6% nel corso della giornata di ieri, oggi il dollaro cede lo 0,56%. La repentina salita registrata nella giornata di ieri è stata principalmente ricondotta alla decisione della Cina di alzare i tassi di interesse a circa tre anni di distanza dall’ultimo rialzo.

Il biglietto verde, dunque, oggi perde parte dei guadagni di ieri, anche se gli esperti sostengono che a breve il dollaro segnerà un nuovo rialzo, pur evidenziando che il recupero avrà vita breve a causa delle misure di “quantitative easing” che dovrebbero essere varate entro breve dalla Federal Reserve.

Cambio euro dollaro massimo di breve periodo

Come abbiamo avuto modo di vedere negli scorsi giorni, il dollaro sta accusando seriamente il colpo, soprattutto nei confronti dell’euro, che continua a guadagnare terreno nel cambio con il biglietto verde.

Nonostante la resistenza di 1,4371 sembrasse così lontana, ora il cambio euro dollaro sta per raggiungerla, infatti l’ultimo valore del cross era superiore alla fatidica soglio di 1,40, con un valore attuale pari a 1,4090.

Dollaro debole su Yen e Euro, probabile nuovo intervento del Giappone

La possibilità che la Federal Reserve decida di dar vita a nuove misure espansive già a partire dal prossimo mese non da via d’uscita al dollaro, che continua ad essere debole sia nei confronti dell’euro che dello yen.

Il biglietto verde è ai minimi storici da otto mesi nei confronti dell’euro e da ben 15 anni nei confronti dello yen, ragione per la quale diversi operatori hanno ipotizzato la possibilità di un nuovo e imminente intervento da parte del Giappone, anche se in molti sono convinti che una decisione in questo senso non arriverà prima di questo fine settimana, alla luce dell’imminente G7 durante il quale si discuterà anche e soprattutto dell’attuale situazione di tensione che caratterizza il mercato dei cambi.

Fed tassi invariati dollaro debole

La Federal Reserve ha deciso di non modificare i tassi di interesse, rimasti a quota 0-0,25% come da previsioni.

La decisione è arrivata direttamente dal Fomc, ossia il Federal Open Market Committee, il Comitato federale del mercato aperto, l’organismo della Fed incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli States.

Cambio euro dollaro rimbalzo verso 1,28

Il cambio euro dollaro nel corso delle ultime settimane ha mostrato una certa debolezza, con la moneta unica europea che non è mai riuscita a slanciarsi oltre la fondamentale quota di 1,30 nei confronti del biglietto verde.

C’è stato un timido tentativo di attacco, con il test del supporto di breve a quota 1,273, con obiettivo il superamento della soglia psicologica di 1,28.