Un blocco all’apertura di nuovi Conto Arancio: è questo che la Banca d’Italia ha imposto alla parte italiana di Ing Bank nei confronti della nuova clientela. Ed il perché è molto più semplice di quello che si possa pensare.

Un blocco all’apertura di nuovi Conto Arancio: è questo che la Banca d’Italia ha imposto alla parte italiana di Ing Bank nei confronti della nuova clientela. Ed il perché è molto più semplice di quello che si possa pensare.


Il Giappone viene considerato dagli economisti come l’eterna promessa, ma nel 2013 le cose potrebbero cambiare a seguito dell’insediamento del nuovo esecutivo targato Shinzo Abe, leader nazionalista della coalizione di centro-destra e del partito dei liberaldemocratici. La terza economia mondiale potrebbe finalmente vedere la luce in fondo al tunnel, sebbene restano elevati rischi legati all’eccessivo debito pubblico (ormai più del doppio rispetto al pil), alla deflazione e alla perdita di competitività. Secondo Ing Investment Management ci sono buone possibilità di un rilancio dell’economia del paese del Sol Levante.

Anche gli analisti della banca olandese, infatti, prevedono che la Bce procederà ad un nuovo taglio dei tassi di riferimento entro la fine del secondo trimestre 2012, nonostante la situazione macroeconomica a livello europeo sembra aver registrato un leggero miglioramento rispetto alla seconda parte del 2011.

Tale previsione contrasta con quella espressa da altri analisti, che al contrario prevedono un taglio dei tassi di interesse, probabilmente nella misura di un quarto di punto percentuale, alla luce del rallentamento economico verificatosi nel corso degli ultimi mesi e delle previsioni poco favorevoli per i restanti mesi dell’anno in corso e per l’intero 2012.

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Conto Arancio, in particolare, offre ai propri clienti un tasso di interesse lordo sulle somme depositate pari all’1% con una capitalizzazione a periodicità annua. La ritenuta fiscale sugli interessi maturati è pari al 27%.
