Su quali materie prime investire nel 2013 secondo Morgan Stanley

Sulla base delle previsioni sulle commodity nel 2013, gli analisti di Morgan Stanley hanno stilato una classifica delle materie prime che a loro avviso presentano maggiori potenzialità, in quanto i loro prezzi sarebbero destinati a crescere sulla base di motivazioni legate alla congiuntura economica, all’andamento dei cambi e alla variazione del rapporto domanda-offerta.

In particolare, gli analisti della banca d’affari statunitense hanno una visione rialzista su cinque materie prime: oro, soia, mais, argento e platino.

Andamento quotazioni commodities

Chi ha seguito il consiglio di Jim Rogers e ha scelto di investire nelle commodities ha senza dubbio seguito la strada giusta. Superata la recessione, infatti, le quotazioni legate al petrolio, all’oro e ai prodotti agricoli sono tornate a crescere in maniera esponenziale.

Ma cosa accadrà nel corso dei prossimi anni? Secondo il co-fondatore di Quantum Fund le commodities si riveleranno l’investimento vincente anche nel corso dei prossimi anni. Questa previsione secondo Rogers vale soprattutto per i prodotti agricoli, le cui quotazioni a suo avviso continueranno a crescere nel corso del prossimo decennio, pur passando per diverse fasi di assestamento.

Rischi investimenti oro, immobili e commodities

Gli esperti sono concordi nel ritenere che in periodi di incertezza e di instabilità dei mercati finanziari la cosa migliore sia quella di puntare ai beni rifugio, ossia di investire nelle commodities (soprattutto investire nei metalli preziosi e in grano e cereali) e in immobili.

Il motivo principale è che i metalli preziosi rappresentano una valida alternativa alla moneta, circostanza da non sottovalutare in un periodo di turbolenza del mercato valutario, le commodities rappresentano una strada spianata verso strategie di investimento legate a questioni macro-economiche e gli immobili hanno la particolarità si essere dei beni che, oltre a perdere difficilmente valore, rappresentano una fonte di reddito per via della possibilità di locazione.